Page 299 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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298 al-Futūḥāt al-makkiyya
CONTINUAZIONE RIGUARDO ALLA SEZIONE
SULLA SUA RICERCA IN RIUNIONE, MEDIANTE LA
VEGLIA NEL MESE DI RAMAḌĀN
Abū Dāʾūd ha tramandato da Muslim ibn Ḫālid, al-ʿAlā e da suo padre,
che Abū Hurayra ha detto: “L’Inviato di Allah uscì mentre in Ramaḍān
degli uomini facevano la alāt al lato della Moschea e disse: “Chi sono
costoro?” e gli venne risposto: “Costoro sono uomini che non hanno
appreso il Corano e Ubayy ibn Kaʿb fa la alāt con loro ed essi la fanno
dietro di lui”. Il Profeta, che Allah faccia scendere su di lui la Sua alāt e
la Pace, disse: “Essi hanno fatto giusto ed è un bene ciò che essi hanno
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fatto”.”( )
Il riunirsi ( am iyya in essa [Notte del Qadr] è più meritevole per la
corrispondenza, perché il suo valore è più grande “di mille mesi”, con
le loro notti ed i loro giorni. Alla Notte del Qadr appartiene la stazione
spirituale di questa riunione. Allah ha fatto discendere in essa il Corano
in quanto u ā , cioè riunito, e lo ha fatto discendere usando il Noi del
plurale e della Maestà. Ed ha riunito, nel farlo discendere in essa, tutti i
Nomi, dicendo: “Invero Noi l’abbiamo fatto discendere nella Notte del
Qadr” (Cor.XCVII-1). In essa “discendono gli Angeli”, non uno solo,
“e lo Spirito”, che tiene il posto di Ubayy nella riunione in cui dirige
la alāt con loro, “con ogni comando”, ove “ogni” comporta l’insieme
dei comandi che il Vero vuole trasmettere riguardo alle Sue creature,
e “f no al levarsi dell’alba” è l’estremità del f ne, poiché “f no” (ḥattā)
include la particella “a” (ilā) che appartiene al termine e non c’è termine
se non da un inizio, ed è quello insieme.
Questa Notte è una notte di riunione e per questo l’Inviato di Allah,
che Allah faccia scendere su di lui la Sua alāt e la Pace, ha detto: “Essi
hanno fatto giusto ed è un bene ciò che essi hanno fatto”, incitando alla
loro emulazione per ciò che abbiamo menzionato. La causa per cui la
Notte del Qadr va ricercata sono le realtà che essa comporta ed esse
sono quelle che incitano a ricercarla. Esse sono la grandezza del suo
valore, la grandezza di Colui che l’ha fatta scendere e la piccolezza di
chi la cerca, poiché egli è testimone a se stesso, nella ricerca di questo
bene di immenso valore, della grande povertà che lo caratterizza. Il
475 a riportato da Abū Dāʾūd, VI-1.