Page 297 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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296 al-Futūḥāt al-makkiyya
È come se [il Compagno] avesse detto: “Anche se abbiamo assunto l’abito
di cercare questa Notte da parte del Nome “l’Impari ( it )”, l’Altissimo,
quella ricerca non ci dispensa dalle sorti (ḥu ū ) delle nostre anime, per le
quali è la nostra permanenza, e cioè il nutrirci. Invero la nostra ricerca
di questa Notte è per il bene che otteniamo da essa nella dimora della
permanenza, e quindi la nostra ricerca di essa per mezzo dell’atto di
adorazione non è se non per la parte dell’anima per cui resteremo nella
dimora dell’aldilà. Il pasto preso prima dell’alba è il signore ( a ) del
momento nello stato presente (ḥāl), ed esso è una causa seconda della
permanenza della vita di questo basso mondo per l’opera pia. Per cui
temevamo di perdere il suo regime (ḥukm), perché quel regime è l’oggetto
stesso della nostra ricerca, anche se la dimora è diversa.
Egli, che Allah faccia scendere su di lui la Sua alāt e la Pace, ha posto
la Notte del Qadr tra le notti dispari ad esclusione delle pari, in quanto in
questo modo ha designato la notte ad esclusione del giorno ( a ā ), perché
essa è una parte dispari del giorno (ya m), che è invece pari, essendo costituito
da notte (layl) e giorno ( a ā ). Ma ciò si applica a quell’anno, perché così
venne testualmente comunicato. Invero la Notte del Qadr talvolta cade
nelle notti pari, a dif erenza di quanto successe in quell’anno, in cui venne
comunicato di cercarla tra le notti dispari degli ultimi dieci giorni. Ma vi
è anche un altro motivo [per cui egli ha posto la Notte del Qadr tra le
notti dispari], che è il seguente: se la ricerca ha luogo tra le notti dispari del
mese, il dispari preserva per questo servitore le benedizioni ed il bene che gli
accorda questa Notte, in quanto nella disparità del tempo gli fa ricordare la
Singolarità del Vero. Il servitore connette così quel bene ad Allah, non alla
Notte, anche se essa è la causa seconda ( a a ) del suo ottenimento; ma la
contemplazione diretta ( u ū ) del dispari preserva il servitore dall’attribuire
il bene ad altri che Allah, malgrado l’af ermazione della causa seconda
da parte Sua. Se [la Notte del Qadr] cadesse in una notte pari – ed essa
fosse una causa seconda – questo servitore non troverebbe nessuno ad
avvertirlo della situazione al momento della sua ricerca di essa, o nella sua
contemplazione di essa, se capita su di essa, e sarebbe come chi raccoglie il
bene da una mano che non è degna, e diventerebbe possessore di ignoranza
e velo nel prendere quel bene. Ciò che egli ottiene di bene non reggerebbe
il confronto con ciò che ottiene di male e di ignoranza per l’essere velato da
Chi gli accorda il bene: anche per questo la Notte del Qadr è stata posta tra
le notti dispari. Comprendi dunque!