Page 293 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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292 al-Futūḥāt al-makkiyya
chi arriva di ritorno da un viaggio. A colui che viaggia, quando ritorna
e possiede qualche ricchezza, si impone di fare un dono alla sua gente
che gli viene incontro, e quando essi lo accolgono e si riuniscono con
lui, egli dà loro ciò che aveva preparato per loro: quelle sono le misure
determinate al loro riguardo. “.. e per quello gioite”: tra di loro vi è
colui il cui dono è l’incontro con il suo Signore e colui il cui dono è
l’assistenza divina e l’impeccabilità (ʿi ma . E tutto in proporzione a ciò
che Colui che misura vuole dare e donare, non c’è inclinazione per Lui
in quello.
Il segno di riconoscimento (ʿalāma [della Notte del Qadr] è la
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cancellazione delle luci per mezzo della sua luce ( ). Egli [l’Altissimo]
l’ha resa mobile ciclicamente nei mesi e nei giorni della settimana
af nché ogni mese possa prendere la sua quota di essa e parimenti ogni
giorno della settimana, così come ha reso mobile il [mese di] Ramaḍān
nei mesi solari, af nché ogni mese solare possa partecipare della virtù
del Ramaḍān e la grazia di Ramaḍān possa estendersi a tutte le parti
dell’anno. Se il nostro digiuno fosse stato reso obbligatorio in uno dei
mesi solari [e non di quelli lunari], tale ef usione di grazia non sarebbe
stata universale. Ciò vale anche per il pellegrinaggio ed anche per
la akāt: il suo periodo legale (ḥa l) non è determinato [se non come
durata], poiché comincia dal momento in cui chi è sottoposto all’obbligo
legale acquisisce una ricchezza (māl). Non c’è quindi giorno dell’anno
che non possa essere l’inizio del periodo legale per il possessore della
ricchezza e l’anno non trascorre senza che tutti i suoi giorni siano
occasione per la akāt, che è la purif cazione e la benedizione ( a aka . In
questo modo tutti gli uomini sono ogni giorno nella benedizione di una
akāt, estendendosi essa sia a chi ha fatto la akāt, sia a chi non l’ha fatta.
La cancellazione della luce del Sole dal corpo del Sole al mattino della
sua Notte sta ad indicare che la notte è il tempo della sua venuta ed il
giorno il tempo dell’apparizione delle sue proprietà. Per questo devi
andarle incontro di notte magnif candola, e chi non riesce a riconoscerla
di notte osservi il Sole e quando vede il segno di riconoscimento
preghi come avrebbe pregato nella notte se l’avesse riconosciuta. La
cancellazione della luce del Sole per mezzo della sua luce è come la luce
degli astri quando appare il Sole: ad essi non resta alcuna luce propria.
464 Secondo uno ḥa riportato da Muslim, VI-179, e da Ibn Ḥanbal.