Page 305 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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304 al-Futūḥāt al-makkiyya
La prosperità fa parte dell’insieme degli stati del servitore e rientra nella
generalità del suo detto “[in] ogni stato”, che include i due estremi e ciò
che sta in mezzo ad essi. La lode della prosperità è determinata, poiché
il Profeta, che Allah faccia scendere su di lui la Sua alāt e la Pace, diceva
nella prosperità: “Sia lode ad Allah, il Munif co (mu im), il Magnani-
mo (mu il)” ( ), e quindi Lo ha determinato [con dei Nomi]. Anche
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questa è una lode, più generale della prima anche se in essa compare la
determinazione, ma non tutti se ne rendono conto. Invero fa parte dei
Favori ( i am) di Allah al Suo servitore e del Suo elargire il fatto che Egli
lo assista nel dire nell’avversità: “Sia lode ad Allah in ogni stato”, e ciò
fa parte del Suo Nome “il Munif co”, che lo favorisce con questa frase.
Se accade che Allah trasferisca chi è caratterizzato dallo stare con Lui in
ogni stato a chi vede Allah dopo ogni cosa, e questo stato lo separa dallo
stare continuamente con Allah, allora il servitore è come il viaggiato-
re, il cui stato è incompatibile con il ritiro, e gli si impone il recupero
quando ritorna al suo stato precedente. La forma del suo recupero è
lo stare con Allah, come confermato dall’indicazione tradizionale. Essi
sono “altri giorni” ed essi sono i dieci giorni intermedi tra le due decine,
l’ultima e la prima.
La stessa cosa succede per le attribuzioni ( u ūt) che la Legge ha ripor-
tato riguardo agli Attributi di Similitudine (ta ): esse si situano tra
la ragione ed i sensi, nella Presenza dell’immaginazione ( ayāl). Ed in
questa Presenza il servitore recupera il ritiro, mentre nell’ultima decina
dedicata ad esso [ritiro] il servitore si ritira secondo la sua abitudine per
mezzo degli attributi della Trascendenza (ta ), razionalmente e per
Legge, di “non c’è cosa simile a Lui” (Cor. XLII-11).
CONTINUAZIONE RIGUARDO ALLA SEZIONE DELLA
SPECIFICAZIONE DEL MOMENTO IN CUI CHI VUOLE
RITIRARSI ENTRA NEL LUOGO IN CUI STARÀ
Muslim ha riportato nel suo aḥ ḥ, sull’autorità di ʿĀʾiša, Allah sia soddis-
fatto di lei, che: “Quando l’Inviato di Allah, che Allah faccia scendere su
485 a non recensito nelle raccolte canoniche.