Page 45 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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44                                          al-Futūḥāt al-makkiyya

            ḥa    autentico ( u ayḥ) trasmesso da Abū Maʿšar, da Saʿīd al Muqbirī
            sull’autorità  di  Abū  Hurayra:  “L’Inviato  di  Allah,  che  Allah  faccia
            scendere su di lui la Sua  alāt e la Pace, ha detto: Non dite Ramaḍān,
            poiché Ramaḍān è uno dei Nomi di Allah, l’Altissimo”. Anche se nella
            catena di trasmissione (i  ā ) si trova Abū Maʿšar, il sapienti di questa
            scienza, malgrado la sua debolezza hanno registrato il suo ḥa    e lo
            prendono in considerazione, Allah sia soddisfatto di loro. Per questo
            Allah, l’Altissimo, ha detto [605]: “Il mese di Ramaḍān” (Cor. II-185)
            e non ha detto semplicemente “Ramaḍān”, ed ha detto: “Chi di voi ha
            la visione del [crescente del] mese, che digiuni in esso” (Cor. i i  m), e
            non ha detto “Ramaḍān”. Per questo si raf orza lo ḥa    di Abū Maʿšar,
            malgrado ciò che i sapienti dicono di esso, cioè che deve essere registrato
            malgrado la sua debolezza, e viene raf orzato in questo ḥa    da ciò che
            apporta come conferma il Corano.

            Allah non ha reso obbligatorio di Sua iniziativa il digiuno, che non ha
            simili, se non nel mese che Egli, Gloria a Lui, ha chiamato con uno
            dei  Suoi  Nomi.  Esso  non  ha  simili  tra  i  mesi,  poiché  non  c’è  mese
            dell’anno che abbia per nome uno dei Nomi di Allah se non Ramaḍān.
            La Legge ha apportato un nome d’elezione, che ha applicato ad un
            mese determinato. Non è il caso per Raǧab, che il Profeta, che Allah
            faccia scendere su di lui la Sua  alāt e la Pace, ha descritto dicendo che
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            è il mese sacro (muḥa  am) di Allah ( ), poiché tutti sono mesi di Allah
            e in questa af ermazione lo ha qualif cato come sacro perché è uno dei
            [quattro] mesi sacri.
            Allah l’Altissimo ha fatto scendere il Corano in questo mese nella notte
            più eccellente, chiamata la Notte del Qadr: per il fatto che si tratta di
            Ramaḍān lo ha fatto scendere come guida per gli uomini e come segni
            evidenti della guida e del Fu  ā ; per il fatto che si tratta della Notte del
            Qadr lo ha fatto discendere come Libro evidente ( ), cioè evidenziando
                                                    33
            che esso è un Libro e tra il fatto che la cosa sia Libro,  u  ā  e Fu  ā  vi
            sono gradi dif erenti che conoscono i conoscitori in Allah.

            32  a    riportato da Muslim, XIII-202 e 203. In questa tradizione è questione del
            mese preferito dal Profeta per il digiuno, dopo quello di Ramaḍān, ed il titolo della
            sezione nel  aḥ ḥ identif ca questo mese con Muḥarram, mettendo in imbarazzo i com-
            mentatori che ritengono debba trattarsi di Šaʿbān, che peraltro non fa parte dei mesi
            sacri. L’af ermazione di Ibn ʿArabī, secondo cui si tratta di Raǧab, corregge discreta-
            mente questa interpretazione.
            33 Riferimento ai versetti 2 e 3 della Sura XLIV.
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