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ITIS P. Paleocapa - Le pompe di calore
3.1.2. Pompe di calore ad acqua
Viene utilizzata come fonte di calore l’acqua di falda e perciò, non essendo presente ovunque, è
raramente usata. L’ acqua in falda, a differenza dell’aria stenta ad avere elevate variazioni di
temperatura con le stagioni, garantendo una fonte avente temperature costanti durante l’anno, anche
in base alla profondità dell’impianto, il quale può spingersi a poche decine di metri.
L’acqua di falda è opportuno che venga analizzata poiché essendo sottoterra può avere diverse
impurità che possono danneggiare l’impianto. È perciò importante valutare che il pH sia maggiore o
uguale a 7 e che la concentrazione di ferro e manganese sia rispettivamente inferiore a 0,15 mg/l e
0,1 mg/l. È necessario che la progettazione e la realizzazione vanno effettuate coinvolgendo un
geologo o un idrogeologo quale consulente. Nella localizzazione di punti per la captazione e la
restituzione va considerato il senso di flusso dell’acqua sotterranea per evitare una restituzione a
monte della captazione e creare una sorta di cortocircuito. È chiaro che per l’utilizzo dell’acqua di
falda è necessaria un’autorizzazione.
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