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ITIS P. Paleocapa - Le pompe di calore
l’installazione, infatti è sufficiente raggiungere una profondità di circa 1,2 – 1,5 m. Dal grafico
precedente si può notare che a tale profondità la temperatura è variabile durante l’anno,
comportando una mutevolezza del COP. È importante sapere che il fluido che scorre in queste sonde
non può essere esclusivamente l’acqua dal momento che, stando così in superficie, può causare il
congelamento dell’impianto. Per risolvere questo imprevisto viene aggiunto un liquido antigelo.
3.1.4. Componenti di una pompa di calore
1. Come primo componente vi è l’evaporatore che sottrae calore all’ambiente. Il fluido
frigorigeno, che scorre in questo componente e permette lo scambio termico, assorbe questo
calore ed evapora. Il calore perciò passa dalla fonte di calore al refrigerante.
L’evaporazione è distinta in due tipologie:
• Evaporazione a secco: Il fluido frigorigeno viene condotto all’evaporatore attraverso una
valvola d’espansione, la quale regola la quantità di fluido frigorigeno in funzione della
differenza tra la temperatura del gas e quella di saturazione. All’uscita dell’evaporatore il
gas refrigerante è surriscaldato e quindi asciutto.
• Evaporazione sommersa: Il fluido frigorigeno viene condotto all’evaporatore attraverso
una regolazione a galleggiante, la quale regola la quantità di refrigerante in funzione del
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