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io- quell'uso. Bensì che alto
sollevasi la ragione con quel prin
cipj ed, essendo a ciò presta di sua
natura, sale quindi a qualità più
remote. Ma, sentendo ella dovere in
tal guisa imperfette rimanersi mai
sempre le proprie fatiche, nè mai
farsi alcun termine alle quistioni,
trovasi obbligata ricorrere a dogmi,
i quali oltrepassano per quanto è
possibile ogni uso di sperienza, e
sembrano sì giusti nel tempo stesso,
perchè si accordi con esso loro il
comign consentimento. Dal che ne
viene che, precipitandosi essa me
desima in oscurità e contraddizioni,
“ben quinci s'avvede la ragione come
debbano in qualche parte nascoro
dersi non che fondarsi gli errori.
Ma non può essa per ciò rivelarli;
chè, oltre i confini d'ogni sperienza
passando i principi dei quali si gio
va, questi non più soggiacciono ai
di lei criteri e nè più tampoco li