Page 39 - numero ottobre 2018
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culturale  statico,  considerato  e  percepito      per capire cosa sia rilevante e necessario per
            come oggettivo.                                     affrontare  la  contemporaneità.  Emerge  di-
            Con l'imporsi del modello (o forse 'non mo-         stintamente  l'urgenza  educativa  di  formare
            dello')  postmoderno,  che  implica  l'occor-       menti proteiformi, denotate da un regime
            renza  di  reiventarsi  e  "riciclarsi",  l'educa-  cognitivo  mutevole,  plastico,  idoneo  a  far
            zione rischia di farsi mercato da consumare         fronte in maniera creativa ai mutamenti so-
            e bruciare in fretta perché la società, con le      ciali e alle contraddizioni dell'esperienza, in
            sue esigenze, corre veloce. L'educazione at-        quanto improntato su un abito astratto e so-
            tuale non può più essere quella della scuola-       vraordinato:  l'abito  di  trasformare  i  propri
            apparato  del  XX  secolo,  scandita  da  ritmi     abiti.
            temporali  austeri,  con  standard  uguali  per
            tutti, limitata alla mera accumulazione di co-      La scuola è ad oggi forse l'unica realtà for-
            noscenze secondo una modalità balistica, e          mativa capace di promuovere tutto ciò: può
            contraddistinta dal magistero affidato ad un        essere articolata secondo un'ampia pluralità
            docente, un goalkeeper, un portiere in grado        di  contesti  didattici,  ma  può  allo  stesso
            di filtrare l'ingresso della conoscenza grazie      tempo  salvaguardare  una  coerenza  d'in-
            alla sua esperienza ed al suo bagaglio cultu-       sieme, dando così impulso a forme d'intelli-
            rale, che sparava sugli studenti "un missile        genza  trans-contestuali.  È  affidata,  altresì,
            di sapere in modo univoco e diretto" (Bau-          all'istruzione  scolastica  la  formazione  cri-
            man). La scuola non può essere concepita e          tica dei cittadini, garanzia della loro libertà
            vissuta  come  luogo  del  "disciplinamento"        e premessa vitale per la sopravvivenza della
            delle nuove generazioni ma deve tener conto         democrazia, in un clima di generale perdita
            che nella modernità liquida, siamo tutti di-        dei  valori  identitari:  irrompe,  quindi,  una
            pendenti da Internet: la Rete offre un patri-       nuova prospettiva educativa che implica un
            monio enorme di informazioni, spesso nebu-          rapporto continuo dell'uomo  con se stesso,
            lose, frammentarie, che però hanno il potere        dell'uomo con la società e di questa con l'i-
            di  aver  maggiore  presa  sui  giovani  perché     deale di società democratica postulata pro-
            diffuse  sotto  forma  di  intrattenimento,  un     prio dagli uomini in quanto soggetti di for-
            soft power che si contrappone alla tradizio-        mazione permanente.
            nale autorevolezza degli insegnanti.                L'istruzione, dunque, deve configurarsi sem-
                                                                pre più concretamente come sviluppo cultu-
            L'era del web è segnata fatalmente dalla pro-       rale, atto a responsabilizzare i soggetti, coin-
            pagazione di una sovrabbondanza di notizie,         volgendoli  in  atteggiamenti  di  coerenza,  di
            le quali, presentandosi come facili ed imme-        autodominio, di razionalizzazione dei dati, al
            diate  soluzioni,  producono  l'incapacità  di      fine  di  permettere,  anche  nell'era  del  digi-
            pensare  a  lungo  termine,  di  mettere  in        tale, l'insorgere negli individui di una capa-
            campo  la  pazienza  propria  dell'apprendere       cità cosciente di  self-assessment e giudizio
            (si ha la sensazione di poter imparare tutto        critico  costruttivo  che  sappia  argutamente
            e  subito),  con  evidenti  ricadute  pedagogi-     decifrare  e  padroneggiare  la  fluidità  del
            che:  se  da  un  lato  il  web  rappresenta  una   mondo e del sapere.
            grande chance per apprendere, formarsi, au-
            toformarsi  e  informarsi,  dall'altro  ha  dato    Bibliografia essenziale
            vita a forme di "mercificazione" e consumo          -Bateson G. (1997). Verso un'ecologia della
            dell'educazione, diventando promulgatrice di        mente. Milano: Adelphi.
            una cultura di superficie, con il rischio di un     -Bauman Z. (2001). Dentro la globalizzazione.
                                                                Le conseguenze sulle persone. Roma-Bari: La-
            appiattimento  del  pensiero  critico  e  rifles-   terza.
            sivo.                                               -Bauman Z. (2002). La società individualizzata.
            Lo sforzo che si chiede oggi ad educatori e         Bologna: il Mulino.
            formatori è delineato dall'utilizzo di "missili     -Bauman Z. (2003). Modernità liquida. Roma-
            intelligenti",  in  grado  di  sbaragliare  il  "lato   Bari: Laterza. Morin E. (2000). La testa ben
            oscuro"  della  rete,  di  rischiarare  le  ombre   fatta. Milano: Raffaello Cortina Editore.
            della  formazione  continua,  assolutamente
            necessaria, ma che rischia di rendere sem-          Carmela Corallo,
            pre più fugace e transitorio il sapere. L'inse-     appassionata di filosofia e di cultura digitale
            gnante deve assumere le fattezze di un in-          Giuseppe  Rago,  docente  INF/01  incaricato
            tercessore, un exemplum a cui ispirarsi ma          UniBa  -  UniFg,  pedagogista,  formatore  ed
            da superare, all'altezza di fornire strumenti       esperto di didattica digitale

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