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Il Voralpen Express in viaggio su un ponte. Foto Ferrovia retica
bero stati conteggiati con il metodo retributivo. Si arriva all’assurdi-
tà che, come nel mio caso, pur vantando 15 anni di anzianità contribu-
tiva all’Inps anteriori al 1996 e 30 anni di anzianità a Inarcassa (di cui
18 ante 2013 e 12 dal 2013) aderendo al cumulo gratuito al raggiun-
gimento dei 67 anni di età, il conteggio della pensione sarà fatto tutto
con il sistema contributivo e, quindi, con una penalizzazione di 33 anni
di contributi conteggiati con il sistema contributivo anziché con quello
retributivo, pur avendo globalmente maturato una anzianità totale di
circa 45 anni di contribuzione.
È logico che, come nel mio caso, per non vedermi ridotta in maniera
drastica la pensione, sarò costretto a utilizzare la ricongiunzione retri-
butiva onerosa con l’esborso di ingenti somme che non so se alla fine
riuscirò a recuperare, e non l’istituto del cumulo gratuito.
La cosa che dà più fastidio è che, nonostante la solida situazione eco-
nomica della nostra Associazione (avanzo economico di esercizio,
flusso di entrate contributive e il rilevante patrimonio) ad oggi Inar-
cassa assuma, in questo particolare caso, un atteggiamento vessa-
torio nei confronti dei vecchi iscritti con la sola scusa che questi prov-
vedimenti sono adottati per non incidere sulla sostenibilità dell’attua-
le sistema pensionistico, e quindi senza danno per le generazioni dei
nuovi iscritti.
Questa affermazione è molto grave in quanto lascia intendere che
Inarcassa cerca di tutelare solo i giovani iscritti sulle spalle dei vec-
chi iscritti, che si vedono cancellato il diritto acquisito per il calcolo del-
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