Page 121 - Focus Storia Collection Dicembre 2017_edicola-news
P. 121

SCALA ARCHIVES                           A. DAGLI ORTI\SCALA ARCHIVES




            INOSSIDABILE
           Sopra, Francesco   del 1848, quando le richieste di libertà politica,   E nel 1866 la Prussia (uno Stato corrispondente a
           Giuseppe che regnò   in particolare di ungari e italiani, scossero le fon-  parte delle odierne Lituania e Polonia) scalzò la ri-
           per 68 anni, ritratto   damenta del vecchio ordine a-nazionale imposta-  vale in area tedesca, prendendone il posto alla gui-
           il giorno del suo   to nel 1815», scrive Marco Bellabarba, docente di   da della confederazione germanica.
           85° compleanno.
           In alto a destra, il   Storia Moderna all’Università di Trento, nel saggio   Compromesso storico. Così, dato che le co-
           feldmaresciallo   Un impero multinazionale nella guerra delle nazioni.   se andavano già abbastanza male, l’anno successivo
           Josef Radetzky, a cui   A Vienna, gli studenti chiesero una costituzione   Francesco Giuseppe si decise a cedere alle pressio-
           Johann Strauss padre   democratica e un governo più liberale. Ottenne-  ni della nobiltà ungherese e della popolazione ma-
           dedicò una marcia
           militare per celebrare   ro invece promesse disattese e una violenta reazio-  giara. E firmò il famoso Compromesso del 1867.
           la riconquista   ne dell’esercito imperiale: oltre 2mila insorti furo-  «Il vecchio impero austriaco si divise in due par-
           austriaca di Milano   no trucidati e migliaia furono condannati a morte   ti: il regno storico dell’Ungheria e le province au-
           dopo i moti del 1848.   o al carcere. Dopo molti scontri, nel nord della no-  stro-boeme, da cui dipendevano il Tirolo italiano,
                            stra penisola il feldmaresciallo Josef Radetzky riu-  Trieste, l’Istria, la Slovenia e la Dalmazia. Nasce-
                            scì ad avere la meglio sui rivoltosi del Regno lom-  va la duplice monarchia austroungarica, la doppel-
                            bardo-veneto e, grazie all’aiuto della Russia, l’im-  monarchie, formata da due aggregati indipenden-
                            pero sconfisse anche i nazionalisti magiari guidati   ti: Cisleitania e Transleitania», spiega Bellabarba.
                            da Lajos Kossuth, che avevano dichiarato l’indi-  I due Stati rimanevano uniti dal sovrano (ricono-
                            pendenza dell’Ungheria. Alla fine di settembre del   sciuto come imperatore d’Austria e re di Ungheria)
                            1849, ad Arad (Romania), 400 tra ufficiali e poli-  ed erano legati in politica estera, finanze e guerra,
                            tici ungheresi ribelli furono impiccati: l’idea fu del   ma per il resto costituivano entità autonome, dota-
                            nuovo imperatore austriaco Francesco Giuseppe.   te di un proprio governo e parlamento. Ciò riappa-
                              Aria da padre benevolo, ma spietato pugno di fer-  cificò le due nazionalità dominanti, cioè gli austro-
                            ro, aveva appena sostituito sul trono suo zio Ferdi-  tedeschi e i magiari, ma col senno di poi segnò la
                            nando I. La politica asburgica non cambiò: come   condanna a morte dell’impero: il precario equilibrio
                            se il 1848 non fosse esistito, l’imperatore revocò   con le altre minoranze etnico-linguistiche, estromes-
                            nel 1851 la costituzione concessa due anni prima,   se dal potere, si incrinò e su questo terreno cominciò
                            ridusse i ministri a semplici consiglieri e ordinò la   a germogliare il seme dell’irredentismo.
                            repressione di ogni dissenso politico.       Quell’odio per i dominatori stranieri che quasi
                              Ma era un po’ come se oggi Trump decidesse di   mezzo secolo dopo armò la mano di Gavrilo Prinpic,
                            mandare a casa i governatori e di dominare da so-  il rivoluzionario bosniaco che il 28 giugno 1914 as-
                            lo tutti gli Stati degli Usa: la situazione non pote-  sassinò a Sarajevo il successore al trono austrounga-
                            va reggere. Nel 1859 il Piemonte sabaudo, appog-  rico Francesco Ferdinando, dando il via alla Prima
                            giato dai francesi di Napoleone III, batté l’Impero   guerra mondiale.            •
                            austriaco ottenendo la cessione della Lombardia.                   Maria Leonarda Leone


                                                                                                           121
   116   117   118   119   120   121   122   123   124   125   126