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blemi? riflettevo su quanta precisione, nel controllo dei ma-
teriali e delle strutture, ci viene richiesta in quanto
Come tutti anche io posso piacere o non piacere ed tecnici, mi sono domandato: “Ma tutta questa preci-
essere portatore di qualcosa di condivisibile oppure sione come la impariamo e come la esercitiamo inve-
di problematico. E’ chiaro che non piaccio a tutti. Ci ce nei confronti delle persone?” e lì c’è stato il primo
sono molte persone che, almeno secondo me, hanno “patatrac”! Perché mi sono detto che almeno sulla
un’idea preconfezionata di realtà. Questo non mi va e carta avrei potuto fare un edificio perfetto ma chi mi
non posso venirci a patti. Siccome sono uno che non incontra che tipo di precisione o di aiuto ha da me
fa compromessi è ovvio che io non vada a genio a come essere umano? E’ stato l’inizio di una scintilla
coloro che invece il compromesso lo amano. di sensibilità diversa nei confronti dell’uomo. Prima
c’ero solo io e i miei progetti, invece da lì in poi ho
Sei molto attivo sui social network e padroneggi iniziato ad interrogarmi sul mio ruolo all’interno del-
l’utilizzo di mezzi comunicativi moderni per espri- la famiglia umana, facendo nascere in modo sempre
mere il tuo messaggio. Che efficacia può avere il più concreto l’idea di mettermi al servizio.
social in questo?
Che ruolo ha l’arte nella tua vita?
Sono convinto che, come tutti gli strumenti, anche i
social network abbiano aspetti di forza e di debolezza, Credo che sia fondamentale perché tutti i primi
ma questo vale per qualsiasi cosa. Sembra che io ab- vent’anni della mia vita li ho costruiti intorno al
bia fortuna nell’utilizzo di questi sistemi quindi tutto grande fascino per l’arte in ogni sua forma. Forse un
ciò che posso fare di bene, anche per il mio ministero, po’ meno la musica, perché la ascolto ma non sono in
mi spinge ad usarli. Caratterialmente non sono per grado di suonare. Non mi sono mai confrontato con la
niente “social” per cui lo considero quasi una sorta scultura se non per pochissimi episodi ma sono ugual-
di sfida nei confronti di me stesso. Imparare a saper mente fortunato perché ho una buona mano e posso
parlare con le persone, preoccupandosi di quello che disegnare e dipingere. L’arte è il percorso spirituale
loro ascoltano, leggono e capiscono, è il 90% di quel- più facile da iniziare, quindi grazie un po’ all’archi-
lo che un prete dovrebbe essere. Da questo punto di tettura, alla passione per i “pasticci” e alla grande
vista considero il social una grande scuola. ammirazione che nutro per chi coltiva il proprio spi-
rito nella ricerca della bellezza, posso dire che l’arte
Quando eri bambino pensavi di diventare un futu- è stata importante. Credo che senza l’arte non sarei
ro sacerdote? mai arrivato a chiedermi davanti uno specchio: “Chi
sei? Cosa stai facendo?”
No, non ho mai pensato a me come prete. Non mi in-
teressavano particolarmente né il catechismo, né le Quindi l‘arte ha contribuito anche all’inizio del
altre realtà della chiesa. Infatti quando scherzo dico tuo personale percorso spirituale?
sempre di essere stato un bambino “normale”: non
facevo il chierichetto, a scuola non facevo l’ora di re- Direi che non solo ha contribuito ma è stata fonda-
ligione e non essendo uno sportivo non andavo nem- mentale! Credo che sia partito tutto da lì, tanto è vero
meno a giocare all’oratorio. Devo dire che però da che studiavo architettura pensando che avrei realiz-
bambino non mi sarebbe dispiaciuta l’idea di diven- zato edifici capaci di mettere in contatto l’uomo con il
tare Papa perché volevo diventare Imperatore (ride, proprio spirito. Non mi interessava fare semplicemen-
n.d.r.). Siccome non mi volevo sposare, come quasi te qualcosa di funzionale. Mi interessava l’atteggia-
tutti i bambini, diventare re senza il matrimonio non mento spirituale delle persone che avrebbero abitato
rendeva l’idea, quindi l’unica strada possibile nel gli spazi da me pensati. Ero piuttosto “metafisico”
mio immaginario era quella di diventare Imperatore! nei miei progetti e questo incuriosiva abbastanza an-
che i docenti.
E come è accaduto che invece la tua vita ti portasse
verso il sacerdozio? E ora che sei sacerdote c’è ancora spazio per l’arte
nella tua vita?
Studiavo architettura a Roma, non ero affascinato da
nessuna idea religiosa, anzi come molti ragazzi ero Assolutamente sì. Diciamo che “gioco-forza” occupa
parecchio contrario all’idea del cristianesimo come i ritagli, un po’ come i fogli delle agendine che mi
scelta di vita. Stavo bilanciando una capriata di Po- accompagnano dappertutto. Ho sempre con me una
lonceau - chi è addentro alla statica e alla scienza matita con una mina abbastanza dura, in genere una
delle costruzioni sa di cosa sto parlando - e mentre 2H, perché mi piace incidere la carta. Sono un ap-
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