Page 49 - Per-colpa-di-quella-divisa-bianca-da-marinaio_Neat
P. 49
Sono loro!” “Soldati ai pezzi... pronti per il tiro…”.
Si avvicinavano. lo ero al mio posto, con il cuore che mi scop-
piava in petto. La mia prima azione di guerra. 11 rumore di-
venne assordante. Venivano verso di noi, altissimi nel cielo,
in formazione si divisero e stavano per gettarsi in picchiata.
“Fuoco a volonta’…”. Si scateno’ l'inferno nella nostra pi-
azzetta. ed in tutta l'isola. Furono sganciate bombe sul porto,
furono mitragliate le caserme e qualche postazione, e poi, gli
apparecchi si allontanarono. Era il primo sondaggio della
nostra resistenza, l’antipasto di un pranzo di fuoco!
Quando mi levai la cuffia e mi passai la mano sulla fronte,
sentii il freddo del sudore, mi misi a sedere su
una pietra, quasi distrutto. Ma mi risveglio’ il grido dei cam-
erati “Hurra'. li abbiamo battuti”. Scattai in piedi e gridai
“Hurra... Evviva. l'Italia!” “Evviva” risposero tutti.
Gli Ufficiali presero bottiglie di spumante, e si brindo’ bag-
nando anche il fusto dei nostri cannoni e mitragliatrici, alla
nostra prima vitttoria sui nuovi nemici.
Quella sera, seduto vicino ai pezzi della nostra batteria,
guardando lontano lontano verso l’orizzonte che.confinava.
col mio paese nativo, dove mamma, papa'’ Ninetta ed i parenti
mi aspettavano, scoppiai a piangere! Avrei voluto passare
quel giorno con loro - era il 13 di Settembre, compivo venti
anni!