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metro e la morte non passera’”. Debbo far notare che in Italia
era successa un’altra commedia caratteristica. Con I'aiuto dei
tedeschi, Mussolini era stato rimesso al potere ed era sorta la
Repubblica Italiana, meglio nota oome repubblica di Salo’!
Noi quindi combattevamo contro i tedeschi e contro la Repub-
blica Italiana di Salo’, quindi contro i nostri fratelli. Chi
avrebbe potuto immaginare una situazione piu’ tragica di
questa?
Passo' il mese di Settembre, passo' il mese di Ottobre, venne il
mese dei Santi e dei Morti e noi restavarno annidati su quelle
rocce, tra le insenature della spiaggia, determinati a resistere
fino all'ultima goccia di sangue. I morti non si contavano piu’,
non si seppellivano piu’! Non c’era tempo. Le batterie resta-
vano senza personale. Nell’ultima settimana di Ottobre,
avemmo un attacco aereo a ripetizione. Una squadriglia scom-
pariva nell’orizzonte ed un'altra ne arrivava, mitragliamenti a
bassa quota e sgancio di bombe tutto attorno. Non si aveva il
tempo di pensare, di riorganizzare la nostra difesa, si correva
all’impazzata per ricaricare i cannoni e le mitragliatrici,
quando una bomba di grosso calibro, sganciata a bassa quota
sulla nostra postazione, ci colpi’ in pieno e fummo sotterrati
in un diluvio di schegge, pietre e polvere.
Restai stordito, come morto per diversi minuti. Poi mi scossi,
mi toccai per vedere se ero intatto, una garnba mi sanguinava,
ma non ebbi tempo di pensarci, attorno c’era chi strillava e chi
non si muoveva piu’. Mi legai con una pezza la gamba e corsi