Page 152 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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•142 LEZIONE NONA.
» r Attica, e nemmeno vasi d» terra cotta proveniwiti di là.. » ‘
Fu dunque per quest’ antica inimicii*ia clie gli Eginesi accetta-
rono subito, come &’ è. detfo nella passata lezione, di cpllegansi
.
ai Tebani per combattere Atene,
Sidone fu il più antico regno di Grecia : l’ abitarono .dap-
.
prima gl’ioni, clu3 furono poi soppiantati dai Dori. Quando la
realità cessasse, non si sa ; e non si sa nemmeno esattamente qoal
forma di govCTno le suecedesse. Ma ci par possibile .che tosse
r aristocrazia se si jK'nsa che T abitavano i Dori, è che ci era,
come ad Argo e a Epidauro, una popolazione rurale tenuta
schiava, simile agl’ Iloti. Questa classe infelice era chiamata, in
Sicione, dei Corinefori (portatori di clava) o anche dei Catona-
cofori, dal mantello di pelle di pecora che -portavano. A rove-
sciare r aristocrazia s’alzò dàlia sua umile condizione, verso
il 676, un coco nominato Ortagora : s’ ignora la causa e Je' cir-
costanze di questa rivoluzione. Il fatto è che quell’ avventuriere
felice fondò una tirannia che durò cent’ anni, cioè, come osserva’
Aristotile, ’ il tempo più lungo che abbia duralo in Grecia una
tirannia. La ragione di questa durala notevole èj secondo l’ au-
tore medesimo, nella mitezza del gqverno di tutti i suoi discen-
denti. Questi furono Andrea, Mirone, Aristonìmo è distene.-.
Quanto ai primi non si sa nulla , se non che Mirone riportò una
\ ittoria ai giochi olimpici ; quanto all’ ultimo ci restano piò no-
tizie , ma di tal natura, che molte non è facile verificarle; ne ^
accenneremo alcune. Intraprese felicemente varie, guerre. Sostenne
la causa degli Anfizioni nella guerra sacra contro Crissa, e'col
prodotto delle spoglie riportate da questa città fabbricò a Sieione
un magnifico portic-o. Fece bandire che quelli che desiderassero
in moglie la sua figliola Agarista, andassero a Sicione dovè do^
vevan contendere fra di loro in ogni sorta d’esercizi, onde lui
potesse scegliersi a genero il più valente ; furon tanti e cosi di-
stinti i competitori di ogni paese di Grecia e fuori, dei quali
Erodoto* ci dà una lista, che la sua celebrità doveva esser dav-
vero ben grande, se si desiderava tanto la sua parentela. Per odio
ad Argo abolì certi giochi do\e i poeti solevan cantare i versi
* Erod. V , 8S-88. Qualche peftodo 1’ abbiamo saltato per accorcire un
poco il racconto.
* PolU. V , 9.
* VI, 137.
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