Page 258 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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248 LEZIONE SEDICESIMA.
stessa, elio aspiravano a rovesciare il governo oligarohico di
queir isoliu (Juindi Pericle mandò in nome dal popolo a ordinare
ai Saini di sospimdere subito lo ostilità e rimettere la decisione
della contesa al giudizio degli Ateniesi. I Sami rifiutarono, e
Pericle veleggiò contro l’ isola con una flotta di quaranta navi.
Arrivato, abolì l’ oligarchia, e lo sostituì una csslituzione demo-
cratica si fece dare cento ostaggi (iiO ragazzi e 30 uomini) che
;
depositò nell’ isola di Lenno; e riparti lasciando in Samo una
piccola guarnigione. ^ •
Al primo giungere di Pericle a Samo, eran fugati di li i
più ardenti nel partito oligarchico e nell’ inimicizia a Mileto ; e
andati a Sardi presso il satrapo Pisutne, chiesero e ottennero da
lui settecento uomini di truppe mercenarie fier rientrare in pa-
tria. Infatti, quando la flotta d’ Atene si fu allontanata, costoro
{tassarono di nottetempo nell’ isola. S’ impadronirono della città;
fecero {irigioniera la guarnigione ateniese che consegnarono a
Pisutne ; abolirono la nova costituzione ; si (tonarono subito a
Lenno dove non era ancora arrivata la notizia di questi fatti, e
ne condussero via i cento ostaggi ; dichiararono a{)ertamente
rotta ogni alleanza di Samo con Atene, e si dettero a preparare
i mezzi di difendere la proclamata indi[)cndenza. Intanto, per
accrescere indirettamente la loro forza, indussero anche Bisanzio
alla ribellione, e s’ adoperarono a spingere il Peloponneso in una
guerra generale contro Atene. Infatti gli alleati di Sparta si ra-
dunarono per deliberare in pro|)OSÌto. Le opinioni furono divise.
Si concluse però negando soccorso ai Sami ; e ciò per oliera di
Corinto che sostenne il principio, che ogni Stato ha diritto di
Irenare le ribellioni de’ suoi dipendenti ; e considerava appunto
come una ribellione quella di Samo. Eppure Corinto era nemica
d’ Atene; ma é che desiderava anche lei d’esercitare un potere
illimitato sopra alcune sue colonie.
Intanto, appena saputo quella rivoluzione, Atene aveva
spedito contro Samo una flotta di sessanta navi comandata da
dieci generali fra cui Pericle e Sofocle il poeta tragico. Sedici
,
di quelle navi si separarono dall’ altre ; parte |)er andare a Chio
e a Lesbo a intimar dei rinforzi, e parte per andare a spiare la
(lotta fenicia che si credeva dover venire in aiuto agl’insorti. Pe-
ricle dunque rimase nello acque di Samo con sole quarantaquat-
tro. Air arrivo della (lotta samia che tornava da Mileto, le pre-