Page 302 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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I.KZIONE DICIOTTESIMA.
l’i'goismo, allo seduzioni dello spirito di partito. Parlò poi delle
loi'o condizioni attuali. Gli aveva stimolati alla guerra, ma pei-
chè la guerra era inevitabile. E’ n’avevan sofTerto de damai, ma
si ha da guardare ai danni presenti o non piuttosto all utilità
ville e delle campagne, perdita
futura ? cos’ è la perdita delle
che loro reputavano un gran che, in confronto della potenza
marittima? « Invece d’ irritarvi per quelle, oh non ve pe date
» nessuna cura ; pensate che ift cònfronto di questa potenza, le
» .sono come uno degli ornamenti di lusso usati dai ricchi. Pen-
» sate che quando noi sappiamo conservare la nostra libertà di-
» fendendoci gagliardamente, lei, la libertà, ci farà facilmente
» recuperare e ville e campagne: al contrario, perdendola, si
» perderà con lei tutti i beni che s’ è acquistate con la nostra
n potenza. Non ci mostriamo in queste due cose da meno dei
« nostri padri, i quali non ereditarono mica l’impero, irla se
» lo procacciarono colle loro fatiche, e lo seppero conserva-
» re, e lo trasmessero a noi. È più vergognoso lasciarsi pron-
» derc quel che uno possiede, che non riuscire in tentativi
» di novi acquisti. Si corra dunque incontro ai nemici, non
» solo con coraggio, ma con disprezzo: con quel disprezzo
» che è proprio soltanto di chi, come noi, confida, pel suo sa-
» vio consiglio, di trionfar del nemico....^La jieste, unica scia-
» gura che ci abbia colto tutti inaspettatamente, so bene che vi
» ha, più di ogni altro male, istigati contro di me. Ma avete
» torto seppure non volete attribuire a me anche i beni che vi
» arrivano inas|M>ttati. 11 male che ci mandano gli Dei; bisogna
» sopiwrtarlo per necessità; il male che ci fanno i nemici, bi-
» sogna sostenerlo con coraggio. Cosi si costumava dai nostri
» antichi, cosi dovete far voi. Voi sapete che la nostra repub-
I) blica gode somma fama presso tutti gli uomini, perchè allo
» sventure non cede ; jH'rchè ha speso in guerra molta genU* e
; perchè s’ è procacciata una potenza grandissi-
» molte fatiche
» ma, la di cui memoria durerà eterna fra i posteri, pei che
» noi. Greci, abbiamo stabilito il nostro dominio su una gran
» parto di Greci, e fatto fronte ai nemici, sia che fossero tutti
» insieme riuniti, sia che ci combattessero a uno a uno ; perché
» finalmente abitiamo la più ricca e più grande delle città. Que-
'» ste glorie, le vituperi pure l’ ignavo ma chi vuole operare
:
» qualcosa di bene, le dovrà emulare ; e chi non può raggiuii-