Page 320 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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» LEZIONE niCIANNOVESIMA.
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vonne alle mani e si combattè tutto il giorno. Gli Ateniesi dopo:
aver potuto varie volte confidare nella vittoria, si trovarono^
perdenti e doverono finalmente darsi alla fuga. Lasciarono morti
sul campo il generale Ippocrate, 1000 opliti, e molti soldati leg-
gieri. La perdita dei Beoti fu piuttosto al di sotto di 500 0 [>liti.
Binforzati da 2000 Corinti e da altri Peloponnesiaci marciarono
contro Delio e l’ espugnarono diciassette giorni -dopo che era
avvenuta la battaglia campale. A questa battaglia ci aveva preso
parte Socrate, e aveva dato di sè bellissime prove di valore. Se-
nofonte, allora giovane, gravemente ferito, dovè la vita a lui
che lo lib(‘rò dai nemici, mettendoselo sulle spalle, e portandola
a questo modo per lo spazio di vari stadi. Quasi al tempo stessa
che Socrate es[)oneva cosi la sua vita a Delio, Aristofane espo-
neva lui agli scherni del pubblico nella commedia Le Nuvole.
Stile ereditato da certi giornalisti I
Erano cominciati i rovesci per gli Ateniesi. Brasida si pro-
pone di portargli guerra nella Calcidica e nella Tracia, come
loro Pavevan portata nel possedimenti di Sparta. Con questa
spedizione discosterebbe la guerra del Peloponneso darebbe oc-
:
casione di allontanare dalla Laconia degl’ Iloti da cui si temeva
qualche insurrezione di momento in momento (si riferisce anzi
a questo tempo la sparizione dei 200Q che s’ è raccontato nella
quinta lezione) : e impadronendosi di quel territorio, porterebbe
un colpo terribile alla marina d’ Atene, che ricavava di là tutti i
legnami da costruzione. E sperava nell’esito dell’ impresa, per-
ché l’ avevano segretamente sollecitato alla medesima i Calci-
desi, e perché gli prometteva d’ aiutarlo Perdicca di Macedonia,
sebbene e’ fosse, apparentemente, alleato d’ Atene. Questa pro-
messa, e’ l’aveva fatta nella fiducia che gli Spartani rovescerel>
bero dal trono il suo nemico Arribeo re dei Lincesti. Ma dopo
che Brasida ebbe conferito con Arribeo, rinunziò a combatterlo,
dichiarando a Perdicca che sarebbe piuttosto entrato mediatore
e arbitro delle loro differenze. Ciò non piacque a Perdicca : per
cui ridusse a un solo terzo le provvisioni che aveva promesso di
somministrare per una metà alle truppe spartane.
Queste entrarono nella Calcidica, e si portarono innanzi ad
Acanto. I suoi cittadini erano divisi d’opinione : parte, i ricchi,
erano per Sparta, e volevano che si ricevesse Brasida
; parte, il
}>opolo, erano per Atene e s’opponevano al volere di quelli. Bra-
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