Page 324 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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3U LEZIONE mCLXNNOVESIMA.
vate, per la stessa ragione, Nisea. Ma i Beoti non volevano re-
stituire nemmen Panatto, borgo dell’ Attica che avevan preso a
tradimento nell’ anno antecedente ; per cui dichiararono di non
accettare il trattato. Fecero lo stesso i Megaresi perchè non
riacquistavano Nisea ; lo stesso i Corinti e gli Elidasi. Ma tutti
gli altri alleati di Sparta lo accettarono, e giurarono di mante-
nerlo , come pure giurarono gli Atenieai.il giuramento si doveva
rinnovare ogni anno. 11 trattato doveva essere scolpito su delle
colonne a Olimpia, a Delfo, sull’ lsmo,ad Atene nella cittadella,
e nel tempio d’ Apollo ad Amiclea presso Sparta.
Prevedendo Sparta che gli Argivi non vocreblx^ro ricon-
formare la loro tregua, fece un altro trattato particolare con
Atene. Era un’ alleanza offen.siva o difensiva da durar cin-
'
quant' anni.
Cosi la Grecia tornava in quiete dopo lunghi dieci annidi
guerra. Cos’ aveva fruttalo ? L’ orgogliosa Sparla s’ era. trovata
sull’ orlo della sua rovina totale, per la smania di diminuire ì
domini d’ Atene: e Atene gli conservava tutti. Tanto sangue
dunque e tanto danaro sprecato per poi non ottenere nessun
vantaggio politico 1 E quanto non fu il danno civile se si pensa
agli ostacoli che la guerra decenne oppose allo sviluppo del-
l’arti, alla cultura d’ ogni ramo di civiltà? È dunque facile im-
maginarsi la gioia provata dai popoli per l’ acquisto della pace :
gioia che manifestarono chiamandola la Pace di Nicia, per onore
di quello che aveva contribuito più d’ ogni altro a concluderla.
LEZIONE VENTESIMA.
GUERR.V DEL PELOPONNESO : DALLA P.ACE DI NICIA
FINO ALLA FINE DELLA SPEDIZIONE DI SICILIA.
All’epoca a cui siamo colla nostra storia c’era in Atene
un uomo che abbiamo già rammentato in altra lezione, che fu
dei più celebri di quella città, e che empirà del suo nome quanta
storia rimane ancora della guerra peloponne.siaca , come Pericle