Page 347 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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SPEDIZIONE DI SICILIA. 337
sati nelle latomie ci patirono i più orrendi tormenti. Di giorno,
abbruciati dal sole; di notte, gelati dai freddi autunnali. Oltrac-
ciò vivevano in un’aria infetta, in un puzzo insoffribile, e per-
ché c’ cra’no affollati e perchè non potevano seppellire i cadaveri
di chi moriva in conseguenza delle ferite o dello scarso e cattivo
nutrimento. Alcuni, facendosi credere schiavi, furono venduti.
« Altri doverono la loro salvezza a Euripide, giacché, fra tutti
» i Greci , non c’ era chi amasse le opere di quel poeta quanto
i
» Siciliani. Quando gli stranieri che approdavano alla loro
» isola gliene faccvan conoscere qualche piccolo squarcio,
» e’ r imparavano a mente, e so lo comunicavano 1’ un 1’ altro. Si
» dice dunque che in quest’ occasione molti di quelli che ritor-
» narono a casa, andarono a trovare Euripide e lo ringrazia-
» rono ; -alcuni perchè erano stati messi in libertà per avere in-
» segnato ai loro padroni quello che si ricordavano delle suo
a poesie; altri perché vagando, dopo la battaglia, per la Sicilia,
V e’ erano procacciati da vivere col cantare i suoi versi. » ‘ Be-
nefica, provvidenziale influenza del genio.
LEZIONE VENTUNESIMA.
GUERRA DEL PELOPONNESO : DALLA FINE DELLA SPEDIZIONE
DI SICILIA FINO ALLA PRESA D’ ATENE.
Alcibiade, proscritto dalla sua patria, andò nel Peloponneso
e mandò a chiedere a Sparta un sicuro ricovero, promettendo
d’ esserle più utile in avvenire che non le fosso stato dannoso in
passato. Sparta gliel’ accordò ; ed eccolo, per entrare in grazia
della già sua nemica, radersi la barba fino alla pelle, bagnarsi
nell’ acqua fredda , cibarsi del pane duro e del brodo nero, con-
formarsi insomma a tutti gli usi spartani come se (dice Plutar-
,
co) ’ l’ avesse educato Licurgo stesso. Per mantenere poi la sua
‘ Plut. iV/fio,29.
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Storia d<U* antica Grecia. 22
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