Page 461 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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FILIPPO II. 451
Il gran disegno che Filippo volgeva in mente, era la con-
quista della Persia. A questo scopo convocò a Corinto un’as-
semblea di tutti gli Stati greci ; e parlò della necessità di quella
conquista per punire una volta ì Persiani dei tanti danni che
avevan cagionato alla Grecia ; e ne mostrò la gran probabilità
del successo, rammentando i diecimila che avevano attraversato
impunemente tutto il territorio del gran re, e i successi d’ Age-
silao che pure era andato in Asia alla testa di soli 6000 soldati.
L’assemblea approvò 11 suo disegno, lo nominò generalissimo,
o determinò il contingente di truppe che ognuna delle città gre-
che gli doveva somministrare. Allora il re andò in Macedonia
|)er occuparsi dei preparativi; e l’anno seguente spedi in Asia
un primo corpo d’ armata sotto il comando di Parmeniono e
d’ Attalo. L’ anno dopo, quando i preparativi erano vicini al loro
termine, e’ volle celebrare con delle feste magnifiche la sua pros-
sima partenza e, al tempo stesso, il matrimonio della sua figliola
Cleopatra cort Alessamlro re dell’ Epiro. 11 concorso dei forestieri
a Edessa, per godere di quelle feste, fu straordinario. A Filippo,
gli furono tributati onori divini : giacché in una solenne proces-
sione che fu fatta e nella quale furono trasportate le immagini
delle dodici principali divinità della Grecia, dopo queste no ve-
niva l’ immagine di lui ornata in tutto come quell’ altre. Ma men-
tre Filippo, per mostrare la fiducia che aveva nell’ affetto de’ suoi
sudditi, se ne veniva senza corteggio di guardie, fu pugnalato a
morte da un nobile macedone di nome Pausania. Quanto alla
causa dell’assassinio c’è discordanza d’opinioni. Chi lo crede
opera degli Ateniesi; chi dei Persiani; chi d’Alessandro stesso,
per vendicare la sua madre Olimpia: la quale, offesa da Filippo
con un secondo matrimonio che aveva contratto con Cleopatra
figliola del generale Attalo, s’era ritirata, piena d’odio per lui,
presso il suo fratello re dell’ Epiro. Pare però più probabile che
Pausania si determinasse a quell’ atto di proprio moto : giacché,
" poco prima, gli aveva chiesto giustizia d’un gravo oltraggio che
gli era stato fatto da Attalo, e non l’aveva ottenuta. Filippo
aveva appena quarantasette anni.
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