Page 87 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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LICURGO E LA SUA LEGISLAZIONE. 77
però notevole per la sua semplicità. I candidati (che non dove-
vano avere meno di sessanta anni) si presentavano a uno a uno
dinanzi al popolo ; e questo acclamava più o meno secondo la
,
stima che aveva della persona presentatasi. Le acclamazioni, le
registravano alcuni che n’ erano espressamente incaricati , e che
stavano in un luogo di dove potevano sentirle bene, senza poter
vedere quello che veniva acclamato. Giudicavano poi chi lo era
stato di più, e questo restava eletto. La loro autorità era molta,
giacché preparavano tutti gii affari che poi dovevano esser pro-
posti all’approvazione del popolo, e giudicavano le cause crimi-
nali colla facoltà di condannare anche a morte. E quest’autorità
veniva accresciuta dalla loro nomina a vita e dalla loro irre-
sponsabilità.
Gli Efori 0 Ispettori erano cinque magistrati eletti anno
per anno dal popolo, o forse (che non si sa bene) dai re colla
partecipazione del popolo. Il loro potere, alquanto indeterminato
dapprima , andò cosi crescendo adagio adagio , che doventò
illimitato e predominò su tutti gli altri poteri della repubblica.
Invigilavano sull’ esecuzione delle leggi ; convocavano l’ assem-
blea del popolo, in nome del quale agivano ; potevano infli^ero
delle multe anche per leggieri delitti si facevano render conto
;
del loro operato ai magistrati inferiori ; esigevano ogni mese dai
re il giuramento che questi avrebbero governato secondo le
leggi si potevano opporre alla loro volontà ; gli facevano, vo-
;
lendo, arrestare; gli potevano accusare di delitto capitale, e pro-
porre che fossero dimessi o puniti. Secondo Erodoto ‘ furono
istituiti da Licurgo; secondo altri, fra cui Plutarco,* furono
istituiti dal re Teopompo, 130 anni dopo il legislatore di Spar-
ta. È probabile che gl’ istituisse Licurgo con solo un’autorità
giudiziaria jier le cause civili, come il senato l’aveva per le
càuse criminali ; e che poi Teopompo ne accrescesse il potere
accordandogli anche autorità politica. Comunque sia, abbiam
creduto opportuno di parlarne qui, dove si tratta del governo
di Sparla.
A questo partecipava, com’ é detto più sopra, anche il po-
polo, non solo coll’eleggere i senatori e gli efori, ma coll’appro-
vare o rigettare ciò che era proposto da quelli o dai re. A tal
» I, 65.
* Licurgo, 7. •
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