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Non siamo affatto una macchina da guerra e un apparato aggressivo, un arnese
vivente studiato per offendere e sbranare altri esseri viventi.
La dentatura umana conferma le nostre tipiche caratteristiche di mangiatori di frutta,
verdura, radici, noci e semi
Ancora più significativo il nostro sistema gastrointestinale, involuto e complesso,
lungo ben otto volte la misura del nostro tronco, e dunque totalmente inadatto a
digerire ed assimilare un materiale estremamente tossico, deperibile e putrescibile
quale la carne.
Meno evidente all’occhio, ma significativa sul piano biochimico, la presenza assai
scarsa di acido cloridrico per attaccare e disgregare le proteine in aminoacidi
(mentre, nei carnivori, non solo il tubo digerente è più semplice, tozzo e corto, ma la
presenza acido-cloridrica è 10 volte superiore).
Pure nascosta, interna, ma basilare per la neutralizzazione totale dei micidiali acidi
urici generati dalla carne, la totale assenza dell’enzima urikase (che non fa invece
difetto agli animali carnivori).
Le reazioni delle T-cells, ovvero dei linfociti che si moltiplicano per tre (da 6000 a
18000 per mmc di sangue, come esperimenti Kautchakoff 1930), a ogni trasgressione
alimentare umana a base di carne, incrementando temperatura e battito cardiaco,
dando sensazioni apparenti e temporanee di potenza e dunque dopando
sistematicamente il nostro organismo, stanno pure a significare che quello non è per
niente il nostro carburante.
LE PROTEINE ANIMALI
Una strada balorda lastricata di malattie
Le proteine e i grassi animali acidificano il corpo, compromettono la nutrizione,
rallentano il metabolismo cellulare, innestano fenomeni putrefattivi, disattivano il
sistema assimilativo, decapitano il sistema immunitario, producono miasmi
insopportabili che salgono dal colon e provocano reflussi carichi di helicobacter
pilori in zona gastrica.
Le proteine e grassi animali causano fame cellulare e spingono i sensori calorici a
pseudo-compensazioni amido-zuccherine, e queste causano poi gravi carenze di sodio
organico (il buon sodio del sedano, del cavolo, del carciofo, della rucola e del
crescione), e spingono al sovra-consumo di sale marino inorganico, di salse, di grana,
di prodotti carichi di sali nascosti e di integratori.
Alla fine, i 40 litri di liquido del corpo umano, inclusi sangue e linfa, assumono una
formula errata e distorta, vengono costantemente inquinati e si crea ritenzione idrica,
causando debilitazioni nervine che portano a irritazioni, a infiammazioni locali, a
ulcerazioni, a indurimenti e tumorizzazioni.
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