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nichel, selenio, silicio, stagno, vanadio e zinco, mentre il secondo gruppo contiene
elementi quali cadmio, mercurio, cromo e piombo.
I RADICALI LIBERI
Inoltre, l’accumulo di metalli pesanti induce la formazione di radicali liberi (i metalli
pesanti distruggono i legami molecolari e liberano Radicali Liberi), molecole
chimiche estremamente pericolose per le nostre cellule tanto da essere
soprannominate “killer cellulari”, responsabili dell’insorgenza o dell’aggravamento
di molte malattie come diabete, malattie cardiovascolari, tumori ed invecchiamento
precoce.
I Radicali Liberi sono molecole costituite da atomi fortemente instabili in quanto
mancano di un elettrone. Per raggiungere la stabilità questi atomi vanno alla ricerca
spasmodica dell’elettrone mancante: attaccano qualsiasi molecola con cui vengono in
contatto al fine di rubarle proprio l’elettrone mancante. Quando un Radicale Libero
strappa un elettrone ad un’altra molecola (ossidazione) finalmente raggiunge la
stabilità, ma la molecola derubata (ossidata) diventa un Radicale Libero a sua volta
perché ha ora un elettrone in meno. Questo nuovo Radicale cercherà, quindi,
anch’esso un’altra molecola a cui strappare l’elettrone e così via. (Reazione
Radicalica a Catena) La Reazione a Catena si blocca grazie all’intervento di molecole
anti-ossidanti che, con diversi metodi, riescono a neutralizzare i Radicali Liberi.
La cellula produce quotidianamente Radicali Liberi (ogni cellula produce da 1 a 3
miliardi di Radicali Liberi al giorno) durante i normali processi metabolici. I radicali
liberi prodotti dalle cellule vengono eliminati dagli anti-ossidanti prodotti dalle
cellule stesse. Il problema sono i radicali liberi che si formano a causa dello stress
ossidativo ovvero quelli che derivano dall’esterno a causa di stili di vita non salutari.
Ad esempio una sola sigaretta produce 10 miliardi di Radicali Liberi.
Normalmente, queste specie sono rapidamente rimosse prima che possano causare
disfunzioni cellulari ed eventualmente morte della cellula. Lo stress ossidativo e la
mancanza di antiossidanti induce i radicali liberi a colpire i principali componenti
cellulari come lipidi, proteine, carboidrati e DNA. Questo fenomeno è stato associato
strettamente a una serie di patologie umane come malattie cardiovascolari, diabete,
cancro e malattie neurodegenerative [Halliwell and Cross (1994); Bray (1999);
Forsberg et al. (2001)].
Come se non bastasse,
I Radicali Liberi danneggiano le membrane ossidando i fosfolipidi In caso di stress
ossidativo i Radicali Liberi attaccano gli acidi grassi poliinsaturi delle membrane
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