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Studiando le possibilità del moto colloidale dell’acqua, nel 1941 applicò un motore
d’avviamento d’aereo su una macchina basata su questa concezione; il motore
elettrico serviva per far girare le pale di una turbina all’interno di un cilindro di un
metro e mezzo di diametro al cui centro era fissato un cono vuoto con base aperta. Il
cilindro fu riempito con acqua vivente, o caricata di energia vitale, e la turbina venne
messa in moto raggiungendo velocità straordinarie nelle pareti interne del cilindro ed
esternamente al cono. Il risultato fu un tornado in miniatura che fu incanalato in una
turbina più piccola collegata ad un rotore sulla sommità del cono. L’apparato di
levitazione ad acqua funzionava e solo con una turbina che sfruttava semplicemente
acqua e aria.
Le idee di Schauberger vennero riprese da un gruppo di scienziati, tra cui Rudolf
Schriever, che era capitano della Luftwaffe e pilota - collaudatore oltre che
progettista di aerei sperimentali. La rivista Der Spiegel nel numero del 30 marzo 1950
3 riportò un intervista rilasciata da Schriever il quale affermò che nei pressi di Praga
nei primi anni ’40 vi era una fabbrica della BMW che produsse alcuni dei velivoli noti
come flying saucers o dischi volanti. In questo impianto lavoravano scienziati come
Klaus Habermohl, l’ingegnere italiano Giuseppe Belluzzo e Walther Miete (il quale
aveva fatto parte del progetto V-2 ma che poi si era occupato di progetti a disco) che
seguirono gli studi di Schriever su un prototipo di disco volante.
Secondo alcune voci non confermate, la misteriosa società Vril avrebbe costruito nel
1934 un prototipo legato alla forza cosmica con un principio naturale di levitazione
secondo le idee di Schauberger, che lo stesso anno discusse le sue teorie con Hitler.
Il velivolo sarebbe stato denominato Vril 1, anche se alcuni autori ipotizzano che si
trattasse invece di un altro nome del prototipo che svilupparono Miethe e Schriever a
Breslavia; il Vril 1 sarebbe infatti il famoso Haunebu che sfruttava un motore a nuova
concezione sviluppato sul progetto Schauberger ma dai tecnici della società Vril.
Quanto detto non è solo una teoria. Diverse fonti accreditate dimostrerebbero
l’esistenza di questi progetti e confermerebbero la presenza e il ritrovamento di veri e
propri prototipi di “flying saucers”.
George Klein dichiarò di aver visto con i propri occhi un velivolo durante il test che
raggiunse un’altezza di 30.000 piedi in tre minuti e che poteva viaggiare a centinaia
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