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di miglia all’ora. Un agente CIA, Virgil Armstrong 7affermò:” scoprimmo che Hitler
               non solo aveva un’arma segreta che oggi chiameremmo UFO o veicolo spaziale” e
               aggiunge le stesse caratteristiche menzionate sopra.
               Ma soprattutto una  delle affermazioni più interessanti è quella rilasciata dal
               colonnello Philip J. Corso, a capo della US Army ‘s Foreign Technology Division e
               membro del National Security Council del Presidente Eisenhower il quale confermò
               una connessione tra gli avvistamenti UFO e le tecnologie segrete dei nazisti con le
               seguenti parole:
               “Nel mio team c’erano scienziati tedeschi. Ebbi modo di parlare spesso di questo con
               Oberth e von Braun Io facevo parte del Project Paperclip con il generale Trudeau.
               C’erano dei crash dovunque ed I tedeschi avevano raccolto anch’essi del materiale.
               Loro ci stavano lavorando. Non riuscivano  a risolvere i problemi dell’apparato
               propulsivo e fecero migliaia di esperimenti con i dischi volanti. Ne avevano uno che
               saliva a 12.000 piedi. Ma dove tutti , noi e loro, hanno fallito, è stato il sistema di
               guida. La forma così inusuale del disco ricordava le ali Horten che i nostri piloti
               avevano visto alla fine della guerra; questo ci fece sospettare che i tedeschi si erano
               imbattuti in qualcosa che noi non conoscevamo ancora.”






























               Da sinistra:O’Connors, Corso, Trudeau e Fediay

               L’Operazione Paperclip ebbe inizio nel novembre 1945 e consistette nell’importazione
               di ex-nazisti, circa 2.000 fra scienziati tedeschi e loro familiari, tra il 1945 ed i primi
               anni  settanta.  L’obiettivo  era  sottrarre  all’URSS  durante  la  guerra  fredda
               l’acquisizione dei progressi scientifici compiuti dalla Germania nazista.
               Il Presidente Truman autorizzò l’operazione a patto che gli scienziati non fossero stati
               membri del partito  nazista e più che  nominalmente  partecipi  nelle sue attività, o
               sostenitori attivi del militarismo nazista.
               In molti casi però il servizio creato appositamente per gestire l’operazione il (Joint
               Intelligence Objectives Agency, JIOA)  branca del JIC Joint Intelligence Committee
               ritoccò i curricula  degli scienziati per  permetterne il reclutamento  nonostante i
               crimini dei quali si erano macchiati durante gli anni del regime hitleriano. Le nuove


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