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che manichini. Questa notizia fece subito il giro del mondo, nonostante tutti i tentativi
               dell'esercito degli Stati Uniti di smentire la notizia.
               La notizia sullo schianto di un oggetto volante non identificato a Roswell fu data l’8
               luglio  1947 dall’ufficio di informazioni  al pubblico  della  Roswell Army  Air Field
               (RAAF), una base aerea dell’Aeronautica militare statunitense a circa 5 chilometri di
               distanza  dalla città.  Nel comunicato si spiegava che i militari della  base avevano
               recuperato  da  un  ranch  vicino  a  Roswell  diversi rottami,  appartenenti  a un  “disco
               volante”. La  notizia  fu ripresa da  un  giornale locale, il Roswell Daily Record, e
               successivamente ebbe copertura nazionale.
               L’incidente di Roswell, in realtà, si era verificato diversi giorni prima, tra la fine di
               giugno e i primi di luglio, in un arco temporale difficile da definire. Lo schianto si
               verificò intorno al 3 luglio del 1947 a diversi chilometri di distanza da Roswell, una
               cittadina abitata da meno di 30mila persone, tra allevatori e soldati della base aerea.
               Pochi giorni prima, dalle parti di Roswell, erano circolate voci circa l’avvistamento di
               strani oggetti volanti  simili a dischi. Anche per questo motivo il comunicato della
               RAAF  dell’8 luglio sull’incidente di  Roswell suscitò molto interesse tra la
               popolazione, e spinse l’esercito a diffondere il più rapidamente possibile una smentita.
               Il 9 luglio 1947 la versione del ritrovamento di un disco volante fu categoricamente
               smentita dal governo e dall’esercito degli Stati Uniti. I rottami trovati al ranch di
               Brazel vicino a Roswell erano stati portati a Dallas, in Texas, per essere controllati e
               analizzati. Gli  esperti identificarono  l’oggetto  come un  pallone sonda,  utilizzato  da
               una stazione meteorologica del luogo per rilevare la velocità e la direzione dei venti
               ad alta quota. Il personale della base aerea di Roswell non era a conoscenza della sua
               esistenza, e probabilmente  per questo  motivo  nacque il fraintendimento. Alcuni
               giornali pubblicarono le foto dei rottami, a dimostrazione del fatto che si trattava di
               un pallone sonda. Il caso fu risolto e in poche settimane i media persero interesse per
               l’incidente di Roswell.
               Oltre 30 anni dopo, l’ufologo Stanton T. Friedman tornò a occuparsi dell’incidente di
               Roswell, intervistando alcuni testimoni  dell’epoca. Ottenne  un’intervista con Jesse
               Marcel, il maggiore dell’esercito nel 1947 che aveva mostrato alla stampa i rottami
               rinvenuti nel ranch. Marcel confidò a Friedman che la versione del pallone sonda era
               un falso, creata appositamente dall’esercito e dal governo per nascondere la verità su
               ciò che era realmente precipitato a Roswell.
               Insieme con altri autori, nel 1980 Friedman pubblicò l’intervista e documenti nel libro
               “The Roswell Incident”, in cui si ipotizzava che i rottami trovati nel ranch di Rowsell
               fossero di  un’astronave esplosa in volo. Il libro sosteneva anche che in  un’altra
                                                              località fossero stati  ritrovati i  corpi di
                                                              alcuni alieni, che facevano parte
                                                              dell’equipaggio del  disco volante. Le
                                                              ipotesi di Friedman fecero molto
                                                              discutere  e contribuirono  a riportare di
                                                              attualità l’incidente  di Rowsell. Furono
                                                              pubblicati diversi altri libri negli anni
                                                              seguenti, con l’aggiunta di nuovi
                                                              particolari sul presunto incidente di
                                                              un’astronave aliena.



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