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La versione ufficiale dell’esercito statunitense, piuttosto solida e ben documentata, è
da anni osteggiata da buona parte degli ufologi che si sono occupati dell’incidente di
Roswell, e che hanno rilevato – spesso pretestuosamente – alcune incongruenze nelle
conclusioni delle due inchieste e dei relativi rapporti. Alcuni ufologi sostengono che
l’UFO avrebbe perso parti mentre era in volo sul ranch e si sarebbe schiantato poi a
diversi chilometri di distanza. I sostenitori di questa tesi dicono che sul luogo
dell’incidente furono ritrovati alcuni corpi alieni e che sarebbero stati poi trasportati
presso l’Area 51, nel Nevada.
Nella prima metà degli anni Novanta circolò anche un filmato che mostrava la
presunta autopsia di un alieno ritrovato a Roswell. Fu messo in circolazione da un
produttore britannico, Ray Santilli, e fu trasmesso da diverse televisioni in giro per il
mondo (in Italia dalla RAI nel 1994). Un’attenta analisi dimostrò che il filmato era un
falso, realizzato anche alquanto rozzamente e con diversi anacronismi rispetto al
1947. Lo stesso Santilli qualche anno dopo confermò che il suo filmato era fasullo.
A distanza di più di 60 anni Roswell rappresenta ancora oggi un interrogativo senza
risposta. Proviamo allora a osservare i nostri tasselli del mosaico da una altra
angolazione. Lasciamo il New Mexico e andiamo in Germania.
Dieci anni prima che una nave aliena precipitasse nella proprietà del rancher Mack
Brazel, vicino a Roswell un disco volante ha perso il controllo ed è caduto nella
campagna della Germania nazista. Questa incredibile storia, coperta dagli Stati Uniti
e dall’URSS da oltre settanta anni, si suppone sia la vera motivazione per l’intensa
ricerca effettuata dai nazisti sugli aerei senza ali e a forma di disco; l’ossessione di
Hitler e Himmler per gli UFO e il mistero ha portato a straordinari esperimenti
effettuati dalle SS conclusi con la costruzione di veri e propri dischi volanti e della
famosa “Campana”: un bizzarro motore multidimensionale che neutralizzerebbe la
forza di gravità, provocando una spaccatura nel continuum spazio-temporale stesso e
creando sorprendenti effetti.
Dobbiamo ricordare, come più volte affermato da Pierluigi Tombetti di come
l’apparato bellico tedesco risentì particolarmente delle idee ariosofiche che si
manifestarono scientificamente attraverso la cosiddetta fisica ariana, il concetto
secondo cui la razza influenzava la validità e le qualità di un ricercatore; teorie senza
alcun fondamento come la Terra cava e soprattutto la Welteislehre vennero
addirittura insegnate all’università mentre le idee di Nikola Tesla furono salutate
come una conferma dell’esistenza e dello sfruttamento dell’energia cosmica Vril.
Il caso più eclatante è quello rappresentato da l’austriaco Viktor Schauberger (1885 –
1958) che creò un motore ad aspirazione basandosi su una teoria che nasceva dall’
osservazione del comportamento dell’acqua nel fiume presso la sua abitazione.
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