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Nel periodo di massimo splendore, l’Ahnenerbe contava 43 dipartimenti più o meno
importanti e dedicati ad una grande varietà di studi, quali antropologia, botanica,
astronomia, erboristeria, geografia, geofisica, danze popolari, canzoni tradizionali,
archeologia, sociologia, magia e occultismo. Quest’ultimo campo di studi è quello a
cui l’Ahnenerbe deve la maggior parte della sua fama: capitanato da Friederich
Hielscher, si occupò di ricerche negli angoli più sperduti del globo, quali Tibet,
deserto del Gobi, Amazzonia, Africa, nonché della caccia ad oggetti di elevato valore
mistico, quali il Sacro Graal, la lancia di Longino e il tesoro dei Templari, e luoghi
misteriosi quali la Terra Cava e Shamballa, la capitale di Agharti. L’importanza
dell’associazione era talmente alta che annoverava nelle sue file persino degli
scienziati di origine ebrea. Godette di autonomia più completa sino al 1944, quando
passò direttamente sotto il controllo delle SS.
Gli obiettivi dell’Ahnenerbe erano molteplici:
• Investigare la sfera di influenza territoriale e spirituale della Germania.
• Riscattare e ricostruire le tradizioni tedesche.
• Diffondere la cultura tradizionale germanica nella popolazione.
L’Ahnenerbe si occupava anche della ricerca dei cosiddetti “Oggetti del potere”, che
secondo la credenza popolare permettono al loro padrone di dominare la Terra ed il
cui possesso tanto ossessionava Adolf Hitler. Le investigazioni dei membri della
società univano in una sorta di simbiosi metodi di ricerca scientifica ed ideologie di
partito.
L’ordine simbolico ed esoterico delle SS, voluto con precisione iniziatica dallo stesso
Himmler, ebbe una sorta di Santuario nel Castello di Wewelsburg in Westfalia. La
curatrice degli Archivi del Castello di Wewelsburg, Kirsten John-Stucke, ha di recente
dichiarato che: “Himmler era molto affascinato dalla leggenda di Atlantide, tanto da
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