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(10cm) era 3 volte la lunghezza d’onda del segnale che rimbalzando sulla superficie
del liquido superiore creava una onda stazionaria. L’acqua a quella frequenza
cominciava a bollire e ad evaporare e quindi il livello tendeva a calare...se cala il
livello non si rispetta più la condizione necessaria per l’onda stazionaria e quindi
ecco perché il chimico pensò bene di mettere un feedback con lo scopo di adattare la
frequenza al livello alzandola...in questa maniera la lunghezza d’onda diminuiva e si
manteneva la proporzione secondo cui il livello dell’acqua era sempre 3 volte la
lunghezza d’onda del segnale. Piano piano la frequenza aumentava finché raggiunti i
41,3 kHz l’acqua scomparì improvvisamente dal tubo in un lampo. Controllando la
stanza il chimico vide che sul soffitto c’era un buco proprio sopra il contenitore
cilindrico dell’apparato e il buco continuava fino a trapassare il tetto dell’edificio! Il
chimico giunse alla conclusione che in quel modo si otteneva una specie di bomba
nucleare e non essendo questo il suo intento abbandonò l’esperimento. In pratica
l’acqua era stata convertita in etere ossia pura energia e la potenza sprigionata era
stata in grado bucare un edificio senza subire attenuazioni significative! E’ molto
interessante il fatto che altri sperimentatori indipendenti hanno detto che non sono
necessarie potenze di 600w per ottenere questi effetti e questo è logico se prendiamo
in esame gli apparati usati da Keely il quale non disponeva di amplificatori come i
nostri.
LA RISONANZA FISICA ETERE KEELY
Per riuscire a comprendere questi concetti, la fisica deve decidersi ad abbandonare
definitivamente il concetto di particelle viste come "palline" solide, e le assurde
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