Page 228 - avatar gladiatori degli idee_Active
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preciso in cui la forza di attrazione reciproca diventava improvvisamente da debole a
molto intensa. La vite senza fine era molto precisa e ci volevano molti giri per
spostare i magneti ..in questo modo poté regolare la distanza critica finemente
studiando quale posizione dava i migliori risultati. Raggiunta la posizione ottimale
delle forti vibrazioni scossero tutto il laboratorio e i magneti iniziarono a vibrare
molto probabilmente per l’intensa attrazione. Una nebbiolina grigiastra\azzurrognola
iniziò a formarsi nella zona circoscritta dai poli dei magneti e Ferlini dedusse che
poteva essere ozono perciò si dotarono di maschere antigas per evitare le esalazioni
velenose, la nebbiolina diventava di colore sempre più intensa e verso il verde a mano
a mano che si raggiungeva la posizione critica. Mentre i suoi assistenti stavano più a
distanza Ferlini si avvicinò al portale appoggiandosi su uno dei magneti per scrutare
più da vicino la barriera magnetica, siccome la maschera gli limitava la vista e i
movimenti decise di togliersela e la appoggiò su uno dei magneti. Avvicinandosi alla
barriera si ritrovò catapultato di fronte alle piramidi di Giza ma non quelle
odierne...bensì nell’epoca in cui le piramidi erano intere con la punta di quarzo
rivestita in metallo, ossia prima del grande cataclisma che sconvolse la terra 12.000
anni fa. Ad un certo punto si sentì chiamare da lontano e si ritrovò nel laboratorio con
la macchina spenta, si avvicinò ai suoi assistenti allarmati i quali asserivano che il
dott. Ferlini l’avevano visto scomparire tra i magneti per diverso tempo per poi
rivederlo in piedi davanti a loro non appena disattivarono il portale allontanando i
magneti tra loro. Consultandosi con i colleghi scoprì che decisero di interrompere
l’esperimento quando si accorsero che c’era stata una brusca variazione di flusso tra
due dei quattro magneti, riguardo la sua assenza non gli diedero peso inizialmente
perché pensarono che si era solo allontanato momentaneamente, non potendo
spiegare perché all’improvviso non lo vedevano più con loro pensarono che forse non
si erano accorti dei suoi spostamenti nel laboratorio. Ferlini raccontò quello che vide
durante il “viaggio” attraverso la barriera magnetica e scoprirono che la maschera
antigas di Ferlini era scomparsa e non riuscivano più a trovarla nonostante nessuno
era uscito dal laboratorio e le maschere fossero state indossate tutte tranne quella di
Ferlini che appoggiò su uno dei magneti. Scoprirono successivamente che la
variazione di flusso tra i due magneti era situata nella posizione vicina a quella dove
Ferlini appoggiò la maschera sul magnete stesso. Ipotizzarono giustamente che nel
momento in cui Ferlini si sporse nella barriera dovette far cadere la maschera nella
barriera finendo chissà dove. Sulla maschera c’erano riportate le iniziali con
l’indirizzo di Ferlini...mesi dopo la maschera arrivò per posta a Ferlini e il mittente
era in Egitto precisamente al Cairo! La maschera era stata teleportata in Egitto e chi
la trovò pensò gentilmente di rispedirgliela! Altra nota importante sull’esperimento è
che l’ozonometro posto vicino al portale non rivelò tracce di ozono e che anche
quando ci si avvicinava alla nebbiolina si poteva respirare bene non come quando ci
si trova in un gas.
Considerazioni teoriche
Il portale di Ferlini può sembrare molto diverso da altri sistemi di phase shifting che
usano l’interazione rotante tra campi magnetici ed elettrici ad alto voltaggio o quelli
basati su campi elettromagnetici rotanti con frequenze specifiche...in realtà pur
usando un metodo un pò diverso sfrutta per forza di cose gli stessi principi. Per aprire
un portale o realizzare il phase shifting si deve isolare una zona di spazio e si va a
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