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Per l’anno scolastico 1950-51 furono istituiti in Roggiano 11 corsi popolari.
                                                     In  quell’anno  la  popolazione
                                                     svolgeva,    principalmente,   i
                                                     seguenti mestieri:

                                                     -  Braccianti (39,55%)
                                                     -  Casalinghe (13,89%)
                                                     -  Artigiani (4,99%)
                                                     -  Agricoltori (2,88%)
                                                     -  Commercianti (1,66%)
                                                     -  Impiegati (1,14%)
                                                     -  Studenti (1,03%)
                                                     -  Diplomati (0,73%)
                                                     -  Laureati (0,38%)
                                                     -  Operai qualificati (0,31%)



                                                     Nel frattempo Zanfini aveva
                                                     ottenuto   dal   comune,     per
                                                     l’UNLA,  la  concessione  del
              L’UNLA seppe Creare anche figure professionali
                                                     dirupato convento dei Cappuccini
                                                     e del terreno annesso per la
            costruzione della sede del Centro di Cultura, costruzione che avvenne in
            breve tempo con l’utilizzo del lavoro volontario dei centristi.

            Vi fu istituita una discreta biblioteca, e oltre ai corsi popolari vi funzionavano
            sezioni culturali con la  collaborazione di vari professionisti.  Il Centro  fu
            considerato Centro Pilota e Zanfini fu nominato Ispettore dell’UNLA.  Gli
            analfabeti in Roggiano diminuivano anno per anno ma non si giunse mai a
            debellarli  del  tutto;  neppure  quando  fu  istituito  il  Piano  Speciale  nel
            novembre del ‘58, che vide disseminati nei vari rioni e nelle campagne 20
            corsi popolari il primo anno e 18 nel secondo anno con 452 analfabeti iscritti
            ai corsi A di cui i promossi furono 208.





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