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con saline nero o ginestra cesti grandi e piccoli indispensabili per gli usi
            domestici ed agricoli.

            Servivano infatti per asciugare o essiccare frutta e ortaggi, per raccogliere
            la biancheria da stendere o la legna per il camino, per riporvi il pasto di
            contadini e pastori, per inviare il corredo alla sposa. Fino al 1993, l’ultimo a
            portare avanti questa umile attività è stato Remo Termine.

            Come già detto, figura importante era un tempo il fabbro  ferraio che
            produceva e riparava attrezzi agricoli e provvedeva a ferrare cavalli ed asini.
            Nel 1994, ancora, svolgeva questo mestiere Giovanni Postorivo.

                                                    Un     altro   mestiere     quasi
                                                    completamente     scomparso     è
                                                    quello  dello  stagnino,  che  un
                                                    tempo girava per le  strade a
                                                    riparare  le  pentole  di  stagno.
                                                    “Mastru Robertu” Guzzolino, nella
                                                    sua nera e affumicata bottega, già
                                                    negli anni Novanta non aggiustava
                                                    più le vecchie pentole, sostituite
                                                    da quelle di acciaio, ma, con le sue
                                                    abili e sicure mani nonostante l’età
                                                    avanzata, ha prodotto “ogliaruli” di
                                                    ogni dimensione  e bellissimi
                                                    “alambicchi” che servivano per la
                                                    preparazione  di  “spiritu paisanu”,
                                                    la grappa paesana, fino a circa 30
                                                    anni fa.
            Roberto Guzzolino all’opera
                                                    Qualche decennio fa, non ci
            avrebbe stupito trovare operativo “Compa Minotti”, un falegname molto noto
            ai Roggianesi. La stanza in cui ha lavorato fino al ’94, circa, era ingombra
            di opere già finite e altre non terminate, costruite con perizia e precisione
            sorprendenti.



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