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4. Domani è già qui: un affaccio
sul futuro dell’industria
roggianese
Roggiano Gravina si distingue per una ricchezza culinaria tutta sua: il
peperone roggianese.
Le radici del peperone roggianese affondano nel passato remoto della
regione, esso è arrivato in Europa dopo il 1492 con la scoperta dell’America.
Questo ortaggio ha trovato nel suolo ricco e nelle condizioni climatiche
ideali di Roggiano Gravina il suo habitat perfetto, dando vita a una varietà
unica e distintiva: il roggianese.
Il peperone roggianese si presenta con una forma di mezzo
cono, ha una lunghezza media di 15 cm e il suo colore è
verde o rosso. Lo spessore della sua polpa è nettamente
inferiore rispetto agli altri peperoni, questa caratteristica lo
rende ideale per essere essiccato.
Il peperone si raccoglie nei primi mesi estivi. Lo stadio di
raccolta varia in base all’utilizzo e una delle tecniche antiche,
ancora oggi affermata nel territorio, per consumare il
prodotto durante i mesi invernali è quella di essiccare i
peperoni al sole.
I peperoni vengono infilati in collane di spago per interi “pipazzi ‘mpilati” o
tagliati a fette e vengono lasciati essiccare finché non si disidratano
completamente “i siccatiaddri”. Il peperone, inoltre, viene macinato per
ottenere una polvere “pipazza fina” utilizzata generalmente come spezia
per diverse preparazioni tra cui i salami calabresi che vengono aromatizzati
proprio con la polvere del peperone.
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