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La famiglia aveva rapporti privilegiati
                                                con la casa regnante dei Borboni. La
                                                moglie  del  capostipite  Giovanni
                                                Gaetano apparteneva  alla famiglia
                                                Ayala di Napoli. Forse  proprio la
                                                dedizione alla causa  borbonica fu
                                                all’origine delle violenze e dei
                                                saccheggi,     risalenti  ai    giorni
                                                immediatamente      precedenti    alla
                                                caduta del Regno delle due Sicilie, ai
                                                danni del palazzo e della tenuta di
                                                Località Casello (CS) perpetrati dai
                                                comitati  fautori  dell’Unità  d’Italia  e
                                                narrati dal teologo Don Vincenzo
             Ida Panza – Dipendente della Fabbrica   Campagna in un manoscritto inedito.

            Gli  elettori della  città  di  San  Marco,  che  avevano votato all’unanimità  a
            favore dell’Unità d’Italia, furono i primi a negare la validità dei titoli nobiliari
            del vecchio regime.  Ma un conto era la politica, un altro conto la vita
            quotidiana: le nobili famiglie di San Marco conservarono de facto il loro titolo
            fino al 1948.

            Proprio  in  Località  Casello  i  baroni  Campagna  avevano  avviato  una
            produzione di tabacco, che ha dato i suoi profittevoli frutti fino al 1970 circa.
            Abbiamo intervistato Ida Panza, ex dipendente della fabbrica, che ci ha
            raccontato come era strutturata l’azienda.

                   Quando ha iniziato a lavorare presso la fabbrica di tabacco dei
                   baroni Campagna?
                   Sono nata nel 1939 e ho cominciato a lavorarci appena 20enne.
                   L’azienda era già attiva da tanto tempo quando ho iniziato.

                   La lavorazione del tabacco si costituiva di quali procedimenti?
                   Il tabacco veniva dapprima raccolto, disposto in mazzetti di foglie
                   larghe e piccole - infilati uno ad uno, grossomodo come si fa come
                   con i filari di peperoni - ed essiccati. In seguito si depositavano i

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