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cavalli, si associavano per eseguire i lavori di aratura e di semina.
            Questo modo di aiutarsi era chiamato “ritenna”.
































             Un contadino con il suo asino usato per il trasporto di persone e di merci


            Le famiglie che vivevano nei campi allevavano polli, non meno di due maiali
            e qualche ovino.


            Due vaste zone del territorio erano di proprietà del comune: il Farneto e la
            piana dei fiumi Esaro ed Occido.

            Il Farneto, bosco di vastissima estensione, durante il Regno dei Borbone,
            era stato dato da una baronessa Longo al popolo di Roggiano col diritto di
            legnarvi liberamente. Ma i contadini lentamente intrapresero a dissodarlo
            nelle parti limitrofe alle strade e tanto fecero che alla fine degli anni Venti
            una vastissima zona si trovò data in enfiteusi ai contadini che l’avevano
            dissodata.

            Per frenare tale abuso, il Podestà Belcastro vincolò la parte rimanente del
            bosco alla Forestale. La piana, anche essa bosco, fece la stessa fine e

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