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TECNICA
       L’opinione del fotografo

       Inquadratura e formati del



       fotogramma: ieri ed oggi



                                                                               Questa famosa foto ritrae Edward Weston in
                                                                               Messico intorno al 1924, con la sua fotocamera
                                                                               Seneca 8x10” (lastre da 20x25cm), con la quale
                                                                               fotografava insalata, peperoni, conchiglie e cactus,
                                                                               mentre per i ritratti e le ragazze nude nella sabbia
                                                                               usava una più agile Graflex di formato 3 ¼” x 4 ¼”
                                                                               (8,25x10,8cm). Alla fotocamera Leica non pensava
                                                                               nemmeno.


























       Formati analogici                   subito prima dello scatto, secondo la   rivolta ai non fotografi; da qui lo slogan
       Filo conduttore nell’evoluzione della tec-  tecnica cosiddetta del collodio umido.   “Voi premete il bottone, noi facciamo il
       nica fotografica è la progressiva riduzione   La lastra così sensibilizzata veniva poi in-  resto”.
       dei formati di ripresa, e quindi degli appa-  serita in una di quelle grandi cassette di   Fino a quel momento la fotografia era
       recchi, di pari passo con i progressi delle   legno che erano le macchine fotografi-  stata un processo del tutto artigianale e
       emulsioni fotografiche. Di seguito vedia-  che dell’epoca, si esponeva togliendo il   per questo non esistevano formati stan-
       mo come sono cambiate le lastre in vetro   tappo dall’obiettivo e si terminava l’e-  dardizzati per le lastre. Il più delle volte il
       e le pellicole, con i relativi formati. E tut-  sposizione rimettendo il tappo. Questo   fotografo comprava un obiettivo di lun-
       to questo influisce profondamente sulla   perché le sensibilità erano veramente ri-  ghezza focale e copertura dichiarata, si
       scelta dei soggetti e della composizione.  dicole rispetto a quelle attuali e le espo-  faceva tagliare le lastre da un vetraio in
       Va  anche  notato  come  occasionali  op-  sizioni duravano spesso parecchi secon-  base alla propria idea e si faceva realizza-
       portunità tecniche abbiano portato a   di, quando non addirittura minuti. Per   re la fotocamera da un falegname, oppu-
       grandi successi, mentre non sia infre-  questo la fotografia degli albori ritrae   re se la costruiva in proprio.
       quente che studi accurati e piani astuti si   spesso paesaggi privi di persone ed eb-  L’unico riferimento era il cosiddetto “Full
       siano tradotti in flop clamorosi. Quando   be difficoltà pratiche nel realizzare i ri-  Plate”, corrispondente a una lastra da 6,5
       i fabbricanti cercano di pilotare il merca-  tratti, che pure erano così ambiti.   x 8,5 pollici (16,5x21,6 centimetri), ma
       to, anziché interpretarne le reali necessi-  Solo nel 1888 iniziò a diffondersi un’e-  questo  non  impediva  di  trovare  innu-
       tà, succede che il prodotto sia rifiutato.   mulsione fotosensibile a base di bromu-  merevoli misure fra le lastre dei fotografi.
                                           ro di cadmio, nitrato d’argento e gelati-  Ad esempio, le tipiche lastre al collo-
       L’epoca eroica                      na, che si poteva preparare in anticipo   dio umido usate da Roger Fenton per
       Prima ancora della pellicola c’erano le la-  e conservare per un certo tempo. Que-  documentare la Guerra di Crimea ave-
       stre fotografiche e l’emulsione sensibile   sta bella comodità per i fotografi permi-  vano dimensioni da 18,5x25,5cm a
       era stesa principalmente su supporti di   se anche l’avvio dell’industria fotochimi-  28,5x36cm e venivano stampate su car-
       vetro. Addirittura, per gran parte dell’Ot-  ca; infatti è proprio del 1888 la fondazio-  ta da 43x59,5cm oppure 51x64,5cm, che
       tocento era lo stesso fotografo che pre-  ne della Eastman Kodak Company e una   lasciavano ampi bordi bianchi.
       parava questa emulsione e la stendeva   prima produzione di serie, inizialmente   In tutti i casi la stampa avveniva per con-


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