Page 48 - Aprile_2021_n°4522
P. 48
TECNICA
L’opinione del fotografo
Inquadratura e formati del
fotogramma: ieri ed oggi
Questa famosa foto ritrae Edward Weston in
Messico intorno al 1924, con la sua fotocamera
Seneca 8x10” (lastre da 20x25cm), con la quale
fotografava insalata, peperoni, conchiglie e cactus,
mentre per i ritratti e le ragazze nude nella sabbia
usava una più agile Graflex di formato 3 ¼” x 4 ¼”
(8,25x10,8cm). Alla fotocamera Leica non pensava
nemmeno.
Formati analogici subito prima dello scatto, secondo la rivolta ai non fotografi; da qui lo slogan
Filo conduttore nell’evoluzione della tec- tecnica cosiddetta del collodio umido. “Voi premete il bottone, noi facciamo il
nica fotografica è la progressiva riduzione La lastra così sensibilizzata veniva poi in- resto”.
dei formati di ripresa, e quindi degli appa- serita in una di quelle grandi cassette di Fino a quel momento la fotografia era
recchi, di pari passo con i progressi delle legno che erano le macchine fotografi- stata un processo del tutto artigianale e
emulsioni fotografiche. Di seguito vedia- che dell’epoca, si esponeva togliendo il per questo non esistevano formati stan-
mo come sono cambiate le lastre in vetro tappo dall’obiettivo e si terminava l’e- dardizzati per le lastre. Il più delle volte il
e le pellicole, con i relativi formati. E tut- sposizione rimettendo il tappo. Questo fotografo comprava un obiettivo di lun-
to questo influisce profondamente sulla perché le sensibilità erano veramente ri- ghezza focale e copertura dichiarata, si
scelta dei soggetti e della composizione. dicole rispetto a quelle attuali e le espo- faceva tagliare le lastre da un vetraio in
Va anche notato come occasionali op- sizioni duravano spesso parecchi secon- base alla propria idea e si faceva realizza-
portunità tecniche abbiano portato a di, quando non addirittura minuti. Per re la fotocamera da un falegname, oppu-
grandi successi, mentre non sia infre- questo la fotografia degli albori ritrae re se la costruiva in proprio.
quente che studi accurati e piani astuti si spesso paesaggi privi di persone ed eb- L’unico riferimento era il cosiddetto “Full
siano tradotti in flop clamorosi. Quando be difficoltà pratiche nel realizzare i ri- Plate”, corrispondente a una lastra da 6,5
i fabbricanti cercano di pilotare il merca- tratti, che pure erano così ambiti. x 8,5 pollici (16,5x21,6 centimetri), ma
to, anziché interpretarne le reali necessi- Solo nel 1888 iniziò a diffondersi un’e- questo non impediva di trovare innu-
tà, succede che il prodotto sia rifiutato. mulsione fotosensibile a base di bromu- merevoli misure fra le lastre dei fotografi.
ro di cadmio, nitrato d’argento e gelati- Ad esempio, le tipiche lastre al collo-
L’epoca eroica na, che si poteva preparare in anticipo dio umido usate da Roger Fenton per
Prima ancora della pellicola c’erano le la- e conservare per un certo tempo. Que- documentare la Guerra di Crimea ave-
stre fotografiche e l’emulsione sensibile sta bella comodità per i fotografi permi- vano dimensioni da 18,5x25,5cm a
era stesa principalmente su supporti di se anche l’avvio dell’industria fotochimi- 28,5x36cm e venivano stampate su car-
vetro. Addirittura, per gran parte dell’Ot- ca; infatti è proprio del 1888 la fondazio- ta da 43x59,5cm oppure 51x64,5cm, che
tocento era lo stesso fotografo che pre- ne della Eastman Kodak Company e una lasciavano ampi bordi bianchi.
parava questa emulsione e la stendeva prima produzione di serie, inizialmente In tutti i casi la stampa avveniva per con-
46 l SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO