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TECNICA
La Toyo 45 GII è una fotocamera a banco ottico La svedese Hasselblad 500C è la reflex di medio Prodotta dal 1950 al 1956, la Leica IIIf rappresenta
per lastre da 4x5 pollici (10x12,5cm) che evidenzia formato per eccellenza, essendo la più semplice, il punto di arrivo di questa famiglia di fotocamere a
bene la struttura di questi apparecchi. Le standarte affidabile e diffusa in tutti gli ambienti professionali. telemetro 24x36mm con attacco a vite e il cavallo
possono scorrere sulla monorotaia per effettuare Prodotta dal 1957 al 1970, ebbe lievi evoluzioni in di battaglia di parecchi fotoreporter, anche di
la messa a fuoco di precisione tramite cremagliera modelli successivi arrivati fino ai giorni nostri. Si guerra. La sua compattezza era dovuta non solo
e prevedono il basculaggio in avanti (45°) e tratta essenzialmente di un box reflex all’incirca al formato ridotto e al corpo macchina essenziale,
all’indietro (35°), il basculaggio laterale (30° per cubico con specchio e mirino a pozzetto, un attacco ma anche ad obiettivi che coniugavano una
parte), il decentramento verticale (145mm) e frontale per l’obiettivo (il corredo era prodotto da luminosità non estrema a soluzioni progettuali
orizzontale (35mm per parte). Il dorso è orientabile Zeiss) e un aggancio posteriore per un magazzino concepite per ridurre gli ingombri, come gli schemi
in orizzontale o verticale, oltre che sostituibile con che ospitava pellicola in rullo. Nel caso più comune, ottici tendenzialmente simmetrici (costituiti da
dorsi di altri formati. L’obiettivo è fornito a parte. sul rullo 120 si esponevano fotogrammi da 6x6cm, poche lenti) e i barilotti rientranti per il trasporto.
ma erano previsti anche magazzini per i formati L’affidabile otturatore a tendina gommata con
6x4,5cm e 4x4cm, oppure per fotogrammi 6x6cm scorrimento orizzontale dava tempi da 1/1000s a
5,5x5,5cm. Non vi ricorda un po’ la distin- su pellicola perforata da 70mm. Quest’ultima era 1 secondo e fu d’ispirazione per gran parte degli
zione fra i megapixel totali e quelli effet- la soluzione impiegata dagli astronauti dell’Apollo. otturatori adottati dall’industria giapponese anche
tivi di un sensore? Resto sempre colpito L’otturatore era del tipo centrale, incorporato in sulle fotocamere reflex, prima del famoso Copal
dalle spesso imprevedibili analogie fra ciascun obiettivo. Square a tendine metalliche. La Leica fu copiata in
tecnologie così diverse come l’analogico Russia, in Cina, in Giappone e anche in Italia, a volte
e il digitale. con veri e propri cloni, altre volte con apparecchi
Tentativi simili di ricavare più formati diversi, ma di evidente ispirazione.
vennero fatti anche col rullino 135, qua- formati di maggiore successo: il 6x6cm
si tutti in Giappone. Così, oltre al notissi- e il 24x36mm. Quindi possiamo dire che
mo 24x36mm, per qualche tempo si vi- le due superstar della storia della tecni-
dero fotocamere che impressionavano i ca fotografica analogica sono tra quelle
formati 24x34mm, 24x32mm, 24x24mm che hanno violato le regole. Capita. D’al-
e anche 24x18mm (mezzo formato), ma tro canto, non tutti quelli che hanno vio-
sempre con un successo scarso in cam- lato le regole sono diventati superstar.
po amatoriale e nullo in quello profes- Questo capita anche più spesso, in qual-
sionale. siasi ambito.
Le proporzioni del fotogramma L’affermazione della pellicola 35mm
Tralasciando il fotogramma tondo della Contrariamente a quanto si racconta,
prima Kodak, nella storia della fotogra- non fu il mitico Oskar Barnack di Leitz
fia si sono viste tante proporzioni fra i (oggi Leica) il primo a proporre l’uso in
lati del fotogramma. In effetti, il “forma- fotografia della pellicola cinematogra-
to ideale” dipende molto dal soggetto e fica 35mm, dato che diversi costruttori
quindi può ben variare da una foto all’al- realizzarono apparecchi di questo tipo Presentata alle Olimpiadi di Tokyo 1964, la Asahi
tra. Dando quindi per scontato che certe a partire dal 1905. Quel prototipo che Pentax Spotmatic rappresenta al meglio la sua
immagini richiedano un ritaglio di qual- in seguito sarebbe stato denominato epoca fotografica e fu di gran lunga la reflex più
che tipo, per ottimizzare lo sfruttamen- Ur-Leica era del 1913, ma a causa della venduta di quel periodo, oltre che fonte d’ispirazione
to della superficie sensibile serve quasi Grande Guerra la Leica I entrò in produ- per innumerevoli reflex tedesche e giapponesi. A
sempre un rettangolo non troppo allun- zione solo nel 1925. Il grande merito di parte il design elegantissimo, mai raggiunto dalla
gato. Guarda caso, la stragrande mag- Leitz fu però quello di credere nel futuro concorrenza, introdusse il primo esposimetro TTL
gioranza dei formati utilizzati in fotogra- della fotografia 35mm, investendo per con cellule CdS nel mirino, che fu copiato da tutti i
fia presenta un rapporto tra i lati com- realizzare un sistema completo: obiet- costruttori. Per gli obiettivi adottava l’attacco a vite
preso fra 1,2 e 1,4, con il “picco” del gra- tivi, accessori e anche l’indispensabile M42x1 che allora era uno standard di fatto. I suoi
dimento per il valore 1,33 (4/3). ingranditore, perché dal 24x36mm non obiettivi Super-Takumar e quelli della successiva
Questa “regola” ha poche eccezioni, ma era proponibile la stampa per contatto. generazione SMC Takumar erano, e sono tuttora,
fra queste si annoverano proprio i due In effetti la scelta della pellicola cine- molto apprezzati.
PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO l 49