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TECNICA




















                                           Altro decennio, altro formato: nel 1982, Kodak
                                           presentò il sistema Disc, con 15 fotogrammi
                                           da 10x8mm disposti su un disco inserito in una
                                           cartuccia. Le proporzioni degli apparecchi si
                                           invertono rispetto al 110, con l’altezza che prevale
                                           nettamente sulla profondità. Si punta sempre al
                                           pubblico dei non fotografi, attraverso la massima
                                           automazione della ripresa. Forse però si è
       In questa pubblicità degli anni Trenta si   esagerato con la riduzione del fotogramma, non
       presentavano insieme le due reflex della tedesca   bilanciata dall’evoluzione delle emulsioni, per cui
       Ihagee: la Exakta VP di formato 4x6 cm su pellicola   spesso il sistema non soddisfaceva le aspettative
       127 e la Kine Exakta per pellicola cinematografica   degli utenti. Il Kodak Disc è il primo formato sub-
       35mm. Allora era difficile prevedere lo straordinario   135 che nemmeno si avvicinò al successo sperato.
       futuro che attendeva le reflex a sistema, così
       come era difficile capire quale fra i due formati di
       pellicola avrebbe prevalso, per cui Ihagee li propose
       entrambi. La qualità dell’immagine sarebbe stata
       nettamente a favore del 127, ma nel secondo   sulla qualità tecnica.    La Kodak Pocket Instamatic del 1972 si basava
       dopoguerra i giapponesi scelsero il formato 135,   Inizialmente la pellicola 35mm era repe-  su un caricatore di formato 110 dallo sviluppo
       superarono i problemi tecnici che limitavano l’uso   ribile soltanto in grandi bobine destina-  orizzontale, per cui era da impugnare come un
       della reflex e attraverso questo mezzo formidabile   te al cinema, per cui i fotografi dovevano   binocolo. Offriva le tipiche 24 esposizioni con
       avviarono il boom della fotografia amatoriale e il   tagliarla e avvolgerla in proprio su ido-  un formato di 13x17mm. Anche in questo caso,
       conseguente successo per Asahi Pentax, Canon e   nei rocchetti forniti con la fotocamera.   Kodak realizzò fotocamere rivolte al mercato di
       Nikon, che trainò l’intera industria fotografica del   Solo nel 1934 Kodak mise in commercio   massa; altri costruttori fecero lo stesso, ma alcuni
       Sol Levante.                        un rullino fotografico basato sulla pelli-  tentarono la via dell’apparecchio sofisticato per
                                           cola cine e non si è mai capito perché in   fotografi esigenti. Si spiega così la Minolta 110
                                           quella occasione non eliminasse l’inuti-  Zoom SLR con zoom fisso, realizzata in due diverse
                                           le perforazione superiore, dato che solo   configurazioni, e addirittura l’Asahi Pentax Auto 110
       matografica appariva inadeguata per la   quella inferiore era usata per il trascina-  a obiettivi intercambiabili, seguita dalla Auto 110
       qualità delle emulsioni del tempo; come   mento.                        Super.
       se non bastasse, una parte rilevante del-  In quella circostanza nacque una parti-
       la sua larghezza era occupata dalla dop-  colarità che da molti anni distingue il rul-
       pia perforazione richiesta dai proietto-  lino 135 dalle altre più diffuse pellicole in   sto potesse accadere, ci volle la versati-
       ri. Escludendo quindi di usare l’originale   rotolino: quella di riavvolgere nel carica-  lità della reflex e la lungimiranza dell’in-
       formato cinematografico da 24x18mm,   tore originale la pellicola esposta, anzi-  dustria giapponese, con le sue continue
       si cercò di sfruttare al massimo la super-  ché passarla ad un rocchetto ricevente.   innovazioni tecniche, come lo specchio
       ficie disponibile. Per questo si arrivò al   Questo impone alcune peculiari funzioni   a ritorno istantaneo (Asahiflex IIB, 1953),
       24x36mm, con un formato sviluppato in   e modalità operative anche alle fotoca-  la misurazione dell’esposizione  TTL
       senso rettangolare più di quanto si fa-  mere che usano questa pellicola.  (Topcon RE Super, 1963), l’esposizione
       cesse abitualmente.                 Comunque sia, non è azzardato dire che   automatica a priorità dei tempi (Konica
       Si capisce quindi come la diffidenza dei   il formato di maggiore successo dell’in-  Autoreflex, 1965) e dei diaframmi (Asahi
       professionisti verso la Leica fosse tanta e   tera storia della fotografia nacque da   Pentax Electro Spotmatic, 1971), l’auto-
       per questo l’avvio fu lento, ma la prati-  una “scelta sbagliata” fatta al momento   focus (Pentax ME-F, 1981) e l’esposime-
       cità e la qualità degli apparecchi e delle   giusto.                    tro multi-zona (Nikon FA, 1983), tanto
       ottiche iniziò a conquistare chi apprez-  Tuttavia passò molto tempo prima che   per citare solo le principali.
       zava in modo particolare la leggerezza   il rullino 135 potesse trovare sbocchi
       nei viaggi e nel reportage, dove la voglia   professionali fuori dal fotogiornalismo e   Kodak e i formati sub-miniatura
       o l’esigenza di documentare prevalgono   dalla street photography. Affinché que-  Sempre pensando al mercato di massa e


       50 l SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO
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