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ereoosa  depasel)nle  ed  iJJdur  in  poco  tempo guasti  ta.Yi  .da   o meno  lungo,  non  mai  mino!:_e  d( cinquanta  o  sessanta
       minacciar  i  giorni  dell'ammalato.                 giorni,  la  malatl1ia  s'avvia  verso  condizioni  lusinghevoli
         Consultando  su  questo  proposHo  gli  scFiHi  dei  più  ri-  cioè  cessan  affatto  o ad  un  di  presso  le  suppurazioni ,
       l!IU~ali  Sifilografi  antichi  e moclerni  0011  rirnan~te,  è  f@r~a   l'ing0rgo  ghiandolare  si  ridmce  a  pq_ca  cosa,  i  s.eni  si  lii·
       dirlo,  troppo  s0ddisfa1ti  delle  loro  }i~ercll(,  int0rno  le   rano  ea  incomincia  il  •lavoro  di  cicatrice.
       cause  di  tale  degenerazione(  trovale  poche  ed  inc0mpitile   Però  dopo  nna  lunga  dimora  nell'Ospedale  l'ammalalo
       nozioni  s11i  fenomeni  che  l'accompagnano  ed  irnpolenli  i   perde· molte  delle  sue  buone condizioni  pr-imi~ive;  le  fun- -
       meui  'tera(!leulici  contro  alla  medegima  raccomandali.   i ioni  tutte rimangon -,affievolite  e  fra  esse  la  digestione
         Di  falli  la  maggior~  pat·te  degli  Seritto11i  Qhe  parla   ehe va f.acilmenle  s0gge~la ad aHerar.si pel  minim@ di.sprdin@
       'rono  del  bubone  canere110s0  non  si  fermar.00  al~bastaozà   diettJlico,  o per  la  più leggi era perlutbazione _nella  runzione
       nelle  imlagini  01ide  . fornir  a I  Pratil.!0  i ·1umi • necessairii   della  ,pelle.  Aggiungi  ancora  che  a  quel  peri0do del  malo
       ad  una  rella  diagnosi;  così  che  trovansi  qua  e  là  alcune   la docilità dell'ammalalo è eiaurita dalla  lunga ubbidienza i
       nozioni  gen('lra!i  le  quali,  lungi  dall•>  stabi<lirne  una  specie   il  regime gli e peno~o,  insoprortabile ,  tanto  più  ih  visla
       a  partè, col1l0cao  in  vece  gnes1ta  carÌcrena  insieme  coQ  le   del  bu@n  andamento  délla  malat1ia;  egli s'<Jbbanrllrna  prr ·
       va1rie degenera.zioni  ulcerative  nate  da  c-aust1 di\lerse  e  ri-  ciò  facilmt>nle  a  qualche  trascorso  ,  massime  in  0rdino
       chiedenti  perciò  compensi  lerape'11bi1ci  speciali. Senza. ci-  alla  diP.la.  Dato  un  disordine  di.ele.tico  ,  tanto  frequenle
       laiie,.  come  sar1>bbe  racile,  quauto  ci· lasciarono  serillo   nel  soldato,  110n  v'ha  dnbbio  cl1e  dèbbasi  aspettare  con
      .molti e gravi  Autori,  basi.i  l'aver aceennalo  alla  mancanza   Lulta  prol'labilit.à  nn'irri,tazione  gastro-eoteriéa  più  0 meno
       delle  neiiioni  che  ne danno ed al  confonderla, ·come  f~nno,   importante,  in  c0r.rela~i0ne  coli.e  c0oiJizion,i  dell'amma-
       oòn  le  morlifi-cazioni scorbut1·che,  con  la cancrena  nosoco-  lato  e eo!Je  cause  m01tbose.  Ora  quesl'affozione  non  p11e-
       miale,  con quella  cl~e  tieine  dietro  ad _infìammaiione  vio-  sentando  nel  s,rn  esordire  sint0mu  obbiellivi  sensibili,  è
      , -Z.,nta,  ecc.                            .          1eh11ta  dall'ammalalo  con  ogni  studio  celata  per  il  timore
         Lagneau  é  il_ solo  Aulpre,  eh '\o  sap1>ia , il  quale  abbia   d'essere  megso  àlla  l!liela;  di  modo  che  s' .or<lispe  e
       add1·tata  questa  gra.ve  complicazione-del  b0bone  con  ca-  cresce  ad  insa,wula  <ilei  Curainle  611chè,  ~isv,eglia,tasi  la
       rallerì  -lan~ò  chiari  da  pote"rla  dlislingueir.!,l  dalle  allre de-  riazione  generale,  l'infìamma1:i0oe  si  diffonde al  bubone,
       ge Il e'razion i .. a ffin i.  -                      movonsi  m10ve  snppurazioni  ,  s·i  disturan i sdni  di  fresco
         Egli  dice:  «  Esser  un  acciden~e  grave  che  invade  -i  ,  e  male  'cicalrizriaLi  e  peggio,  p~r  così  dire,  Pitalizzati ·e
       •  buhoni  suppurali  in  un  tempo  più  o  meno  p~ossimo   vi  com~are  ia  cancrena.
        •  alla  ior0· apertlllì~  e  che  produee  escare  precrndule  da   Tralascio  di  di~e  come  e perehè  si  svolga  la. cancvena
                                                                                                        1
        "  uo· cerchio  rosso-liv1id'o  piili  o  men  ampio,  le  quali  si  '  ~lepasceoto  e  non  Ja  semplice  movlifiìcazione  e· Lr.alascio
        «  es1eud0no  successivamente  ad  ulcerare  gl'inte.gumeoti   altresì di  dire  della  differenza  ·clrn  passa  tra  qnes~a  can,
        a  dell!  addomine  e delllà  coscia  minacciando  nei  casi  più   crena  e  quella  prociolla  da  inlìammazionc  vi'olenta,  da
        u  sfavoniv.oli  la  vila  dell'ammalalo.  "  Se  non  èhè  quando   congelazione,  ccc.  ,  dovendosi  di  ciò  cercare  la  ,ragione
       !,Ì  fa,  a  parlare  dolle  ca0se  s0ggiunge :  n  esse1.1e  sua  opi •  '  nella  resistenza  della  fibra,  più  o meno lontana  dalla  sua
        •  nione  che· ques~a  ·cancr.ena  poss·a  dleriv.a,ve  da  una  di-  conti.lizionè ·dinamica  nall-irale.
       • ((  sposizione  scorb  tfra  generale  prr:e·sisten/e  o  datl'tWJ   • '  Tali  sono  le  fasi  solilamenle  perèorse  dal  lmbone  can• -
        "  troppo prolungato  del  mercurfo.                 crenoso:  Ammesse  poi  come  cause  predisponenti  l'nso
          Non  respingendo  inlievamente  l'op'iui0ne  d'un  Pralicti   dei  mercuriali  ,  la  lunga  dimora  dell'ammalato  ncll' ari~
       cosi  emin_enle ,  si  può  a.sse1ri1re  senza  tema  d'er,rare  che   miasmati~a'.de'nosbri Spedaili, la caHiva costruzione de'qualt
       esaa. no1ì  !l0ddisfa-a · tutte- ·1e  _esigenze ' dell'ocliernà  0sser-  è  Uroppo  nota,  tn!t0  in  una  parola  quanto  vaile  ad  alte-
     ~  ,azione,  p0ichè vidersi  più · volle  bubonf. fars-i  cancrenosi   rare  la  crasi del  sangu~,  porlo opinione cho  la  vera  cau:a
        in  casi  nei  qua'li  h0n  esisteva alcuna· eqmplieazionè  scor-  occasionale  sia  unicamente  riposta  nella  gastro -enterite
       ·buli'ca  e.  non  era,si  messa  in  uso  alcuna  pre!')arazi.0ne   e che senza di questa non possa ma i farsi  luogo  a càncret~a,
        mercuriale·.  Si  debba  pt•rù  aunnellcrn  che  una  • call_iva   • benché  fa  sl!la  evok1zione  sia  altroniile  favorita  dai  seni  ,
                                                                       0
        ema'tosi,  !ila. quailunqu.a ,causa  i1r0ceda,  ha  da  c01,isiçlerarsi  '  caodo,Ui  fislol0si, {lall'assoUligliamento dei  tegumenti, c0me .
        siccome  una  delle  cause predisp0neo,t,i. Il'  più coml!rni : ma   s'è  già  notato.               •
        da una  pràv.a emalosi alla canne[)a  passa aricor  un  grande   Non  è  ci@  un'ipotesi  ,  ma  un  fallo  pratico· saociLo  da
        i-ntervallo,  eguale  pe_r  lo . meno  a  quello  che  vi  ha  frà  la   oltre a d.odici  anni  cii  felice  applicazione:  è 0n  fallo  pre•
     ~  predisr.O'sizione  e  [a  malallia.  Ciò  pr,emesso , è •la  -Cat1sa   sentilo  Corse  da  moHi,  ma  ricercato,  cl\'io  sappia,  da  nes-
        occa8ionalc  che  parn  debba  s0pral~1tt0  rintraceiarsi  e su   suno  e  di  'cui  la  gil!lsia  inter~retazi0oe mi  mise  i,n gFa,J@
        della  medesima  verseranno  a.ppuoto  ·le  nostre  ind~g111ì.   di  scongiurare  per -sempre  dalla  mia  Clinica  questa  co~i
        Stando  all'osservazione  la  .cancrena  ùella  qnalc  è  parola,   grave  complicaiione  del  buhone.
        svolgesi  nel  bubone, . sia  desso .slalo  ape;lo  con  mezzi   Laoneau  nel  S110  Trattato  praLico  delle  malattie  sifiliLi-
        meccanici o rer processo  fiogistièo, non. ma1i però  nel  suo   che,  dove  parla  dellé~  cancrena  nosocomiale,  dopo _avere
        peri0cl0  di  acu1tezza  CQI,. una  v0lla  s1i'iilu1Dpata,  progred.isoo   reg,igtrali  tutti  i  mezizi  tera1~e1!.1Uic,:i  dei  diversi  Auiton  con-
        assa'i  rapidamerte.  È  a11zi  propirio  di  qne~la  "l~ecie  <!li -  bro  della med.esima  ra-ccomaoàati  cioè  gli cintiset-lici,  i to-
        ea-neren1_1  il  ma·nifestarsi lardi,  a malallia  inn01lrala  e nei   nici,  gli  antiscol'bulici, ecc., soggiunge  :  " Si  h_anno  final-
        éasi  particolarmenfe  in  cui  il  buhéine,  non  essen_do  J.ler.c   •  mente  molti  casi  di  b11bo11i  aperti,  nei  qna,li  la  oan-
        fell:amente  risoltio nè  intieramenle pass~to  in suppuraizione,   '  cre-na  d'Ospedale  non  :si  può  ad  altro  altrib11ire  ruorchè
        p11eseòla  a~cessi  parziali  0vveno' se'n,i o· c0ndolti  6st0l0si   «  all'influenza  simpatica  ese,rcitala  sulrl'ulcera  da  un';rri •
        in  mezzo  ai  residui  induri1men11  ghianclolar,i,  lo  tali  cir•   «  tàzione  infiammatoria  ·più  o meno  intensa  de'lle  vie  di-
        costan2e  si  yede  costantemente  accadere  ·che  éoll'insi-  «  gestive.  In  questi  ,  dice  egli,  si  t.lebbe  ricorrer  alle
                                  ..
        slenlia  in  una ~ùra  razignale o dopo  un lasso  di  tempo  più   bevande  diluenti  I   mucilaginQse ,  laloFa  lievemente
                   .     .
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