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         i~Otl  sf p'o'sson  e,iitare  quando  tr.a:U~si  di  dpa11are  perdlile   Presidente  a  trascrivere  della  Memoria  nel  B:egislro  ge-
         di  sostanza  co~anto  ragguardevoli.                 nerale  della  Sedute,  affinch~  ciascheduno  dei  Med'ici
           fo  tale  modo  considerala questa  grine  comiplica~ione ,   lpotesse  prenderne  eognizfon.e per-· l'oppor.luna  dìscns.siooe
         cr-edo  potere conchiudere  chè  qgni  ·pericqlo  di  cancrena   •  in  una  delle  prossimi0ri  Sedute.   •
         1i  pucli  facilmeoUe  al'lonlanart)  qualor  al  prilJlO  indizio   Presiedette T &dunanza  del  gi0rno  29  il  Do~t.  B'obbio
        •  ~ella · mede.si ma  si  faccia un  accurato  esame  delle  vie,  ga•   il  quale  propose  che d'allor  innanzi  si  stabilisse  no  altro
                                                                                     1
         lilfiiche  e  s.i  pongan ·in · uso  c0mpen~i  terapeutici  ade,  ,  giorno  della  selbimam1fper  le  Sedme, giacchè  nel  gforno
         l1uati.  Dirò. di  piµ  che  la  sua  cpmparsa  polrebbe  dar  a   di  Domen.ica, li  Medici  di  Se·rvizio  uresso  i  vari( Corpi
         dived~rè  che  l'oculatezza  del  Pratic0  v,enne  meno  e che   _avevano · molte  altre o.ccupazioni  dalle  quali  non potevano
         q~1~sti  si  lasciò  in  tal qua.le  modo  sorprendere.   esimersi.  Questa  proposta  fu  unanimameo\e  approvata  e
            Moltissimi  uon  ~roveranno  AUlilva  questa  maniera  <di  ,   ai  stabili  perciò  quale  giorno  di  Se_du~a  il  lunedì  dbpo  la
         curar il bubone  cain~renos·o,  ma  non  tutti  egualmente sa-  visita  del  niallino.
         ranno peneiral ti  della  veril;\  1foi  pFinci·pii  da1i  quali  move.   S'apers!' in  seguilo  la  discussione  sulla  !tiem0ria  del
         :E;  però su  d~L medesimi  che  il  Pratico  debbe  far . asse-  Doll.  Pizzorno  intorno  alla  febbre  tifoidea  (vedi  il  n°  15'
         gnament0  se  vuole • raggiunger  iii_  più  impor~ant'e  scopo   ·del  Gio~nale).  Primo· a  prendere Ja  parola  fil  il  DutL
         di°sua  missione  cioè · anlivenirc  le  rpalallie;  giacchè,  se .è   Per.etti  il  quàle,  riferendosi  all'opinione  emessa ,dall'Au-
        ' ~e.ilo  itl  curarle, è  bellissimo  i'l  pr,evenirle: 8i  sa  da  lutti   lor'e  suJil'essen~,a somplicemenlè  irritativa_ della  mala-Hia,
         che  ger  non  avere  tenuto. conto  qei  prinéipii  teslè  detti,   si  rivolse  af  Dou.  -Pizzorno  chiedendogli  ciò  che Jnten-
         alçunì a·rnmala~i scampali  ai  primi  disas~ri, s0ccombette110  •  desse  col  nome  d'irr.it~zione :· rispose  quest'ultimo  1·0 -
         poi  per  accidenti  s0pravvenuti'  nel  lungo  e ·tediosi5simo   tender egli per. irritazione queUfa  condizione morbo/la della
         lavor\o'. di  ci.cat11izzaz.iorte.   •               ·fibra, pr.odol'ta. da  sostanze disafli'ni  ana  ste.w,, l'a· quafe
          • In. ;ippoggio  ·ai  quanto  h_o  in  qnesla  pici:ola ·Memoria   dura  per la presenza  d,i quelte e svanimi  cot  loro  ceuare;
         asseri  io,  polr-ei· i:i.ferìr . al'tvi  fatti  d.i  cui  alcuni  recenti1-  del  che  si  ha  un  esempio  nella  ,•erminazi'ono.  Ciò  rite-
         simi  ne-i  qua.Jii  la cancrena  fu  prt)venula ; ed  altri  pure  nei   nnlo,  il  Dott.  Perelti  fece  notare  che. la  febbre  tifoidea
         quali-fu  come pe.r incanto  arr~stata al  suo 'primo  apparire;   clovrebb'essere  di  più  breve  durala  di  quanto  per  l'or-
         ma  cnido  superfluo  Lrallene11mi  più  oltre  sopra  un, argo-  dinariq  avvi'eoe  e .che  dov,;obbe  cessar:  appena  cessata  la
         mento che  il  giudizio .sole  dei  miei  Colleghi  può  definiti~   causa 'eterogen.ea- che  la  produsso,  menll·'al  contrario  la
         va meri le sa ~cire o condanJiare. Terminerò piuttosto il  mio   della  febbre percorre  periodi determinali; d'ipi)nileoli  onni-
         dire con  brevi  corollari  che  riassumono luHo il  mio modo   narnente  dalla  causa  stessa.
         dì  vedere  sopra  quosl'arrgomento:    ,               Nel  ribattere  quest'oppo,;izionl.l'  il  Ji), ,IL  P'i,zzorno  notò
           1 ° Questa  specie  <li  cane1·eoa  del  bubonc  aperlo  non   cho  l'irritazione, può  durar  a  lùng.o  senz'alzarsi  al  grado
         va conrusa  con  queila  pr0.Ju11a ~'la eccesso d''iufiammàzione   ,Ji  vera  flogosi,  come  ne  e,.1'nvjrwon  i  fenomeni  morbosi
         locale,  idiopatica,, nè  c0lle  mortificazìoni  scorbu~iche ,  nè   SllscitaLi  dalla  presen7.3  dei  vernJihi  nel  tubo  i nteslinale
         colle  degenerazioni  proilolle  da  infezione  nosocomiale ·od   i qu"ai,i  dHrauo  talor ancl~e  per m~si  .e cessan0  colla  sem-
         altrimenÌe  da  in;1esto  di  p11s  sémplicemenle  irritante  o   plice el'iminazione  di  quei  1pa.l'assi.ti:  aggiunse  essere ne-
         ,irulenlo.                           •               cessaria  cosa  c)i'stinguere  Ira  principio  i1i-rilante  e  pr.inci-
           2°  Prellispungon  a  q11ella  cancrena . gl'ingorghi  ghian-  pio  irritante  perchè,  se  tahrolt a  i fenomeni• morbosi  su-
         dolari  ,  i  seni  o  meaHdri·  fistolosi,  l'alterala, crasi  del   scitati  s1'aDiscono  presto' po11eh<i  si  può  toglier.e  subito la
         sa ngue ,  la  dieta. prolt1ngala,  il  luog0  rlllcubilo  ,  l'' abnso   causa,  lai  al-tra  volta  in, vece,  lo  scompiglio  delle funzioni
         dei mercuriali,  la  respirazi0nc  d'aria  viziata  e sirnm,  e 1~   n@n  potendo  cessare  per  la  contin11ata  azione  di.'!  pr,inci •
         d.à  occasione  un'irritazi0ne  gastro  entt>ri1•a  inavv,ertila  o '   pio  morboso, il  medesimo  per.  éssere  rèspiolo  debb'es-
         negletta.                                            Sf!re  prima  decompasto  ml  eliminalo  dalle  forze  deH1,1
          • 5°  La  cura  razionale priudpalmen~e  consisto  nei  com-  natura  per  mezzo  di  nuove  composizioni  e  decomposi-
         pensi  terapeutici  raccomandai~i nelle aflezi~ni  irritative del   zioni  @lìgan_che  fìn  a  che sè@mpare  la  for;tc  c)l)  .cui  trae
                                                                        i
         iubo  gast,ro-en'leriéo e nei oosL deLli'anliseltici applicali  lo-  0rigine.
         ca1lmenle.                              •              Soggiu11:ie  il  Doti.  Pe~elli  che,  essendo  nella  febbre ti·
           4° Que~sto  metodo  di  cuira  ,  messo  in  uso  per  Lempo,   froidea  profondamente  lc~o  'il  sistema  nervoso,  avrebbe
         pÌ-e'\iiene  l'evoluzieme  4eHa  cancrena e/ più  tardli,  pr,e,viene   desideral0 ,conoscer  il  mollo  cli  pensare  del!' Autore  della
         i_ progressi del]a  medesima.                        Memoria  sulla  narura  di  tale  condizione  morbosa  .e  s,e
                                                              essa  ul;biasi  a  cousidcrare  ~iccomo  JJri11iitiva  o seconda -
                                                              ria.  Rispose  il  Uolt.  Piz·z~rno  che  se da  un  lalo é 110 fatto
                                                              .pos iUvo  la  lesione dol  sistema  nervoso in borno a cui  c0n-
                                                              V!!ngcno  lnlli  gli  At1tori,  d111'l'alt·ro  egli  pensava  che  dello
                   (Co11-ti.1utazione  del  mese di  Gittgno):
                                                              si~tema  non  fosse  l~so  in  modo  prim;tivo,  per  essere
          ~Gmrnv·A.  Nel'la sed111a  clei,5 il  I\fodieo-Capo D0tb  A·rella,   pre,ceduld  dal la  leeiòne  della  Chimicrn  organica  viva  di.
         dopo· ·t\'Vere  foitte  alcu1ne·  pr0p0sizioni  risgua~clanl•i  il  Ga-  <1omp·:siziune  !l  dec0mp0sizione  0rganica  ,  l'essenza  della
         binetto  di  Lettura  le  'quali  oflennero  l'approvazione  dei   quale  pev  a•ltl'O  è  llìHavia  un  miste-ro  per  quanli  studii  e4
         Mediici  pr,esernti  ,  aecordò  la  parnla  al  Medico  P,izz0r.no   i-ndagini  siensi  fa111e dai  più  celebrali  o pllofonài  Chimici
         per  legger  una  sua  Memoria  sulla  febbre  tifoidea riferita  ,  dei  110~1 ~i  tempi  cotanto  fecondi  in  ,risullnmenli  che  già
         al  n.  15  del  Giornale.  Ultima,ta  la  lellura  di  .cotesta-  ri11scirion  utilissimi  al  progresso della  Scienza .
         .Memoria,  rice1•elle  l'AutoÌ'e  hi  eongratulà'zi0ni• del  Presi   lns!-ò  i I Peretli  sostenendo, che  la  natura  della  fébbre
         dente  per  l':rnume  é  per  lo  spirito  d'osserv.az.i0oe  di cui   t,ifoidea  era l'in[ìammaloria,  siccome  la  ~iudico1'ono Tom•
         ~1iedt1  prova  od  in  pari  lempo  fu  inviUato  dallo  st~s,o   ma·si oi  , Brous~ais , Bouillaod ,  For~et ,  ecc. ,  per  la~ero
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