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della  deglutizione 'la  quat)e  ena  talmente  difficile  che  ti   ull'ad  un  tratto  fu  colpit9 da  Ottalmia  aH'occhìo sinistro
           ~ilbi  e  le  beiVanclè  re,gurgiitav,an@_ pe11  le  na11ici;  i  {')Olsi  si   e quindli  ~raslocaito  dalll'a  sala meclica  in  quella  degli  ©t-
           toccaiVan0  duri,  vibrali  e  tesi ;  ij  calare  delll!  pel1le  era   talmici  ai  6  d' .11gos~0.  Ali('  esame del  maMino  presentaja
           molt0  aumentato,  l'0rina  ~ca,rsa  e  r,0ssa;  ill .veoVrre  tumido   i,niezfane  p>rof0nda  dellla  congiuntiva  ocul'0-pall,i)eb~àle:,
           e ·chiuso.  Esaminata la cavilà della  bocca si  poUè  sc0rge11e   d0Jore gravalivo  all'(ilcdì,io  che  s'esl'endewa. al  la1t0  sìois~,o
           la  membFana  muc0sa- del'le  fauci  e  fo  t0nsiHe  rosse~   del  capo,  lagri1mazione  copi·0sa  e sec,rezione  di  muco  al-
           tumide  e secche.                                       terato. giall0gnol0  ir,i  far.ma  dii  cispa,  fotofobia  disc-reta . e
                                             1
             Sri  fece  dlia~aosi  d''  Angina  tonsi'lla1re  cagionala  d~   nella  parte  superiore-anteriore  della  carnea  un' ulcerella
           11i,pera0sso  sMd@r~  e dall'abuso  dli sosLanz,e  alc0oliahe.   larga quante  la  eap0echia d'una  spilla  ordinaria,  piulloslo
             Utn  all!Jbondante  sallasso  dal  bnarccio  s' fosl 1 i1tuì  nella sera   profonda  e  eirnoodata  da  un  carelil0  infiammatorio  dell~
           stessa  del  su0  ing11esso  e  si  p11escrisse  un  deeotto  rouci.-  cong'iuntiv,a  ocml0-pa,)pe1Dral,e,  con  forma  di  chemosi.   ,
           lagin0s0  d,i  maliVa  con  labte  V-taccino  per  be1,1a1 nda  e  per   Ji)alll'esame  dello  slato  generale  e  dai  segni  anamoe-
           gargarismo.                                            slic,i,  mi  risul1tò  che  n0n  s@fferse  mai  d'  Ottalmia,  oè  di
              Nel  roaltlliF10  seguente  c0nliinuav,an0  cella  sbess'  inlensHà   allre  mabt!lie  gravi,  fu0ri  d'alcuoe  fl'@gosi  IDronchialli· ed
           li  soioraccenna,ti  sintomi ed  il  sangue  esLrallo  si  mostr;iva   angine  a  crni  an:cla:va  sl!lggellto.  Mi  risul,t0  p1.ue  che  d~
           ricco  di  m9lto  crassameoto  e  l.lic,lilperLo  di  duFa  e  spessa   due  mesi  circa  ]!)ali  dli  scabbia,  della  ,muale  affezione  pul;
           c0.tenna  flogistica.  Si  ripeleFono  peFciè  il  salasso  e  la   lulav,ano  nuo;va1meo~e  qua  e  l'à:  varie  pusL©le  caraUeri•
           l'>ev·anda  e  si  prescrisse  la:  più  Figorosa ·dieta.  'fullo  eiò   sii che.
           sì  pi:alicò  parimente  nella  sella  delllo  stesso  gio~no  e  nel   Il.,a liingua  Ji>Oi  era  bi:1ncbiiccia,  impaniala;  poea  sete  ,
           gioFno  18 sucç:ess,jvo  senz'alcun  soliliev0  delll'ammala,t0.   cul'e  arida  e se<;:ca  ; il  polso  stretto  e  frequente;  calore
           Alla  visita  dei  19  ma~tio0  l'ammalalo  era  agilaLissim©   aumentato,  In  vi1sl-a  di  ci@  gli  pn(ilscrissi,  l!>ltre  a.Jla  dieta
            pelsens0  d'iimminente  soff0cazione  allla  11uale  ,faceva  cor-  rigornsa,  un  salasso  generale  di  dieci  oncie ,  una  Lisana
            redo  l'aumenlaUa  persistenza  dellla  generale  r.iazione:  ~   ìimperia,le  c0J1'aooiunta  d'un  grairno  dii  ta,rta,ro  sti1bia1L10,  ba-
                                                                                "'~
            pra,ti<;:è  lilll  sesta  salasso  ed  1rn'0perazi_0ne  ·di  sanguisughe   onuoli  aslrin°enli  sul'l'uc<;:hi0.  Nella  domani  feci  ripe'lei:e
                                                                  :,
                                                                                                                     .
                                                                              o
            alla  11egi0ne  ioidea  superiore  e  latex:a,le  e ,si  e0nlintt©   il  salassa,  la  stessa  clli1ela  e  la  t1isana.  FuF©iJ!l)  successiva-
            D E}lla  stessa  bevanda.  tDai  ~uali  compensi  cu,raliv,i  non   mente pralica ~ i. un  terzo  salasso  generale  ed  un' appli!!a-
            av,endo  l' amma:lat.0  ollenabo  un  g,iova.meolo  00 tabi,le,   zi0oe  dli mignatte ·aillla  tempia  si1niist1i;a.  In  vis1La  p0i  della
            S_[ilecialmemrre  in  0rdlin  alla  degh.1Liziooe  ed  al  .sernso  di   ripF@òlmzione  di  Ji>OsCule  scabbi0se,  s'ebbe ricorso  a_lle  un;
            s0ilfocazione,  si  dubitò  che  fosse  necessari~  la  rec 1 isii[0,0e   zi0,ni  l!li  pomatra  eillllina,  allla  dose  di  m·eriza  t11Fanmmà  mat-
            9~I'le  l0nsillle:  si  s0prasletlle  bl!IHav:a  peF  s0mmi,nistr,ar.e   tina, e sera  colla 'soltila  Lisana  imperiale.
            nel  giorno 2.0 di  matli,no  una  beV,aOlfa  stibiaba I~ qeale,  pe'I   Conelli0  c0sì  il  diìs@r.di1oe  grast,r-ic© i1rn  e11rnque  g,i@rni  aif
                                                                                                        i
            pFocuralo  vomiltr0 e  per  le  abbondanti  ev.acuazìoni  al,vìne
                                                                  cura,  si  somministrò  internamente urna  mezza  dramma di
            che  p~om0sse,  fu  <!1i  s0mma  utilità  c0sì:  per lo, strut0  ge-  fi0ri  rilii  z0llr0  !!lta  J!lirernàersi  parLe.  nelila  ma1Hiua  e  pa,vt~
            nerale  come. per  il  l0cale:  s'ebbe  nei  giorni  ·succes.sivi   nella  sera, colla  bihiita  d'  una  tisana  dli  dulcamara, edul•
           i;icorso  con  p110gressiv0  miglioramento  aill'ernullsi.one a11a-  c@ratba .  .La  dose  0·e!l0  zi0lfo  11:1  peF  grarH al!l1mernlala  sin  ad
                                                                                                    l\
           lìica  ç0W,equru  co0bala  di  latuo  ceraso  ed  ai  garga11<Ì'smi
    •                                                             una  dramma  nel  corsa  di  ventiqurnllr'ore,  colla  giunta  di
           emollienti.  Nel  giorno  27  coi;rjspondeote  a,ll'undeai,mo  di
                                                                  a1leMlili  bagni' tiep·idi  ge-oera11li.  E  con  (!J'1!1'es1ti  mezzi  svani-
           malallia  s' esaceFb@  senz'alcuna  n0ta  causa  la · lonsillile,   r0n0  affablo  le  riprodotte  ptislole scabbiose.   •
           ma  fu  ben  presb0  trenata  e vit\la  da  uu  abbon.clain:te  saJn-  1W0ilera~0 Jile,1ftralil~©  il} sislema; ciFc@lal'ore  F@SS©  e frenata
           gui~ugi@  locale  e dalla  ripetizi0ne  dellla  bevanda  slil>iaba.
                                                                  J.a  chemosi  coi  salassi  generiaili  e  l0caH,  viola  la  sca,bbia
           Nel  gio~no  5  di  maggi0  l'ammalat0  usci~a:  <!la1,J.o  Spedaile   c0ì  mezzi  specifici  e  (illìC(ilaralto  così  l'ammal'a1L0,  i0  L0ccai
                                                    J
            perfeitamenle  guarito.
                                                                  l'Mlcera  della  carnea  <;:@I  mitrato  d'  argento  solido  acumi-
                                                                             1
                                                                  na1Lo:  cadma la sw per,st,i~e  escara: cineriecia, i0 ri 1 toccai (!JUat-·
                                   59  ,                          iro  giorni  d0po  e wer  l!lna  terza  v0'l'ta  ancor  l' nlceFa  cql
                                                                  niìtl.lall.'0  d'a ngern1~©.  1!>01~0  ili  pFimo  l'o<;:camelilL© col  ni'~rato,,
                        Uli.CEIRE  !DELLA  <CQR~iliJA             d'argento  l'ulcera corneale  si  moèlificò  ,.  mallo  scemaron_o_
                    ($!0111ia del  Med.  JJN.v.  iJj}ot;t.  N1~0L_1s).   l!li  volume  i "1a,sellioi  clii•e  mettev,am0  capa  alllla medesima
                                                                  da  tutta  la  1ie:riite,ria  «!lei  fiianco  deW0ce'hio,  e  questo  mif._
              Anclrea  ~arndi,  soldat0 nel  !l.8m0 -R~ggimen.t0,  d,i  iem•
                                                                  gli0raroent0  crefube  (!Jer  gr,amli co·i s_uceessivi  tocca1r@nN.''
            pera:mento  !linfatico  , dì  fibra  molle -e d'  abito  scrofol0s0
                                                             t      ~erè  nei  giorni  della  caute11izzazi@rne,  onde  scemare,
            g0denle  peFè  un  d1iscriet0 gFacl0  ,dli.sani,tà,  d' i1ncl01le  bu@'na
                                                                  iii  vivo  dol0ne  ehe  ilurava  un'ora  ci,rca  ed  anel'le  più,
            e  di, m01la  docilità,  enlrav,a  in  questo  $pedale  ai  26· clii
                                                                  si  praLi'cav,aoo'  IDagnaoli  clia,cciali  ·c0nli1;iuaU  è,  ~ei  giorni
                                                      l
            luglio  ed  era  c01l0.eato  nellla salla  Q'.lecllie,a   i1n  al1•0Fa  a1ffi~
                                                                  intermed~ì allle  c~u~eriq;®azioD'i,  bagnu0li  con  un  coJilirio'.
            data  a:r  D0ll0re  Capino,  per  u·n'  angina  c~n  gran~~' iper ..
                                                                  di  solfra!~o  di  'rame  di  eui  s'  irnsuilllaval\©  par  alegne goc·ce
            l,li.ofja  delle  tonsi.Ilff ,  s,pecìal1rnente  dlllila  sì1n1is1~lla  l;t ·qaa.l'e
                                                                  ~ra  le · palpebrté.  IDeters'a  con  ~nesto  metoà0  I'  u_lcera  e
            era  d'  uo  ~olmme  d@ppi0. del  uatur.ale.  Asso~getbal'0  acl
                                                                  cessala 1a fl0gosi o, a megllio di11e,  ridoHa  clopo  sediei  giomi_
                                                                         1
            un  melod0 arnti1fl0gi,slico  p0sifr.10  e ne.g-a1bìvi0,  gili  si  priati-
                                                                  l'Ji  eura 'ad  Ùn  po<;:0  di  !urgenza e  di' 1iP-er~rofia  della  con•'
            caron0  quautro  sallassi  geneuli•,  ollne  ad  un' appliea1zione
                                                                  g,iuni~iy,•a  pa,lpebrale,  si  toc~@  ql!lesLa  leggìe11m_en~e  c0n un
            dì  mi1gna.Ue  diet,r,o  l' ang@l0  della  mamlilhl0Ja  sinisb11a  in   penoe'IIHn0  iimme11s0  nelll'aeqna  e  poi  pa~sato  intonno  àll
                •   d                                      '
            corr1sp011  anza  dellJa  tonsilla  più  ingriossala -;  quinil1i  con·
                                                                  eilind,r,,0  di  ni bFa1t0I cl'argent0,  (1aiv,and0  di  ~0i  ben  bene con_
            garriga1rismì  astringenti. e c0n  unzfoni  di  p0rnata d'  rèlFio-
                                                                  un  fifo  d'aequa  la  parte  tocca1ta  }l'er  Je;vare  via  a!c□~e
            cl;Jto  €li  potassa  s'  ultimava  la  cur.a  dell'angina  tonsililal!e.
                                                                  quisquiglie  del  caus~ieo.  Si  c0ntìnuò  quindi  acl  io'sbilla·re'
            Era  gìià  il  me,desim@  a,van.z,at0 nella:  convalescen'òà  quando                                  .,/,
                                                                 •  giornallmenfè  tra  le  palpebre  a1lpune  goecie  tl'un  c0  Il11110
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