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mente in pressione d'acqua, che rendono più ra-
pido l'intervento antincendio.
Le “reti di idranti all’aperto” sono a loro volta
suddivise in due tipologie di protezione:
di capacità ordinaria (mediante l’installazione
di idranti a muro e/o naspi, con almeno un
idrante soprasuolo o sottosuolo dedicato al ri-
fornimento dei mezzi di soccorso dei VVF).
di grande capacità (mediante l’installazione di
idranti a colonna soprasuolo e/o idranti sot-
tosuolo).
Per le reti di idranti all’aperto, è inoltre previsto
che ciascun apparecchio erogatore sia raggiungi-
bile da qualunque punto dell’attività interessata
dal pericolo di incendio, con percorsi reali non
maggiori di:
• 45 m per gli idranti a colonna soprasuolo e/o
gli idranti sottosuolo;
• 30 m per gli idranti a muro e/o i naspi.
LIVELLI DI PERICOLOSITA'
Per entrambe le tipologie di reti vengono previsti
3 livelli di pericolosità (1, 2 e 3) e di prestazione
(normale e elevata), opportunamente dettagliati
ogni punto dell'attività deve avere una “distanza nell’appendice B della norma, che da carattere
geometrica1” di 20 m da idrante a muro o na- “informativo”, torna ad essere di tipo “normati-
spo, ma contemporaneamente ogni punto deve vo”.
essere raggiungibile entro 25 m per gli idranti a Il requisito generale di “raggiungibilità di ogni
muro e 30 m per i naspi, considerando quindi punto dell’area protetta”, richiesto per qualsiasi
manichette di analoga lunghezza. Inoltre sono tipologia di rete di idranti prevista a progetto,
stati eliminati i cenni alla distanza del getto, dovrà essere garantito da almeno un apparec-
di 5 m. chio erogatore, tenendo conto del getto d’acqua
ottenuto con quel dispositivo, che dovrà essere
Per la protezione esterna resta invariata invece adeguatamente valutato e considerato dal pro-
la distanza massima di 60 m tra gli idranti a co- gettista per una corretta disposizione delle ap-
lonna soprasuolo e/o idranti sottosuolo, ma vie- parecchiature.
ne espressamente richiesto il mantenimento di La nuova edizione della norma UNI 10779 con-
uno spazio libero, privo di ingombri, da definirsi tiene inoltre ulteriori importanti novità, tra le
a cura del progettista, per consentire il regolare quali:
utilizzo dell’apparecchiatura. – i criteri di dimensionamento dei sostegni,
2. “reti di idranti all’aperto”, destina- in caso di verifica analitica, per ciascuno dei
te alla protezione di attività
ubicate all’aperto (campeg-
gi, depositi, ecc.) che pos-
sono essere realizzate con Classificazione rischio Dimensione
reti di tubazioni permanen-
temente in pressione d’ac-
qua o con reti di tubazio- LIVELLO 1 senza protezione esterna Diam. 65 (2”1/2 )con 1
ni a secco, in conformità attacco UNI 70
alla nuova norma UNI/TS
11559. LIVELLO 2 Diam. 65 (2”1/2 )con 1
È raccomandata l'installazio- attacco UNI 70
ne di reti di idranti all'aperto
con tubazioni permanente- LIVELLO 3 Diam. 100 (4” ) con 3
attacco UNI 70
1Distanza geometrica: intesa come segmento rettilineo
che connette due punti.
42 Novembre/Dicembre 2014