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4 CONCEZIONE AGONISTICA DELL’ESISTENZA
I
N PARTICOLARE
Una poesia che maggiormente è emblematica della visione della vita montaliana è
"Felicità raggiunta", componimento inserito nella raccolta “Ossi di seppia”
Felicità raggiunta
Felicità raggiunta,
si vive per te su fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
ai piedi ghiaccio teso che s'incrina
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.
Se giungi sulle anime invase di tristezza e le schiari,
il tuo mattino è dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.
In questa lirica è racchiusa tutta la poetica montaliana, basata appunto sul contrasto tra
l'incontenibile desiderio umano di gioia e la limitatezza del reale, per cui proprio chi
desidera più ardentemente la felicità non deve assolutamente "toccarla"; basta un nulla
ed ecco che il fantasma della gioia svanisce, proprio come quel pallone tanto amato dal
bambino che ricorda, alla lontana, il "garzoncello scherzoso" di cui parlava il Leopardi
nella lirica "Il sabato del villaggio".
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