Page 5 - CONCEZIONE AGONISTICA DELL’ESISTENZA, LOIACONO 7^BEI
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4       CONCEZIONE AGONISTICA DELL’ESISTENZA





                            MONTALE, POETICA A CONFRONTO


                                            CON UNGARETTI






                           “Non”  Nelle liriche di Montale è ricorrente l'espressione "non" per esprimere la
                   negatività del  negatività del vivere, negatività totale,  neppure la poesia può salvarci.
                          vivere  Egli era antiannunziano. Il poeta può solo proporre un distacco dignitoso
                                  dalla  realtà,  una  "divina  indifferenza",  una  stoica  accettazione  della
                                  realtà.

                         Mare e   Negatività  quasi  dialettica  perché  oscillante  tra  la  constatazione  del
                            terra  male di vivere e la speranza (vana) di poter superarlo. Questa negatività
                                  si realizza in due elementi: mare e terra. Il mare è il luogo della vita, la
                                  terra è la sede del dolore, della sofferenza, del distacco. La seppia infatti
                                  vive nel mare ma giace sulla sabbia. In Ungaretti vi è un'illuminazione ,
                                  una parola essenziale.

                                  Montale,  pur essendo ermetico, predilige una parola aspra, pietrosa e
                                  un  ritmo  cadenzato  da  sillabe  "storte  e  secche  come  un  ramo".
                                  Con la sua poesia torna l'uso del verso tradizionale ma con nuovi esiti.

                        Sintassi   Torna l'uso della sintassi, scomparso in Ungaretti. Inolstre Montale
                                  utilizza il correlativo oggettivo: egli assume come simbolo oggetti
                                  quotidiani. Il male di vivere è espresso in qualunque oggetto. Ogni
                                  paesaggio è visto anche dall'aspetto metafisico, come simbolo
                                  dell'esistenza umana.







                                                                            Eugenio Montale
                                                                        (Genova 1896 – Milano 1981). Poeta e
                                                                        giornalista.  Nel 1975 vinse il premio
                                                                        Nobel per la Letteratura.
                                                                        Giuseppe Ungaretti (al centro nella foto) e
                                                                        Eugenio Montale (primo da sinistra) si
                                                                        conobbero, ma non si frequentarono, né
                                                                        furono amici; anzi il loro rapporto fu
                                                                        piuttosto complesso, costellato anche da
                                                                        qualche “incomprensione”.





                   LOIACONO AURORA 7^BEI                                                          Pagina 5
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