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4 CONCEZIONE AGONISTICA DELL’ESISTENZA
LEOPARDI POETA-FILOSOFO
La poesia- Il centro della poesia di Leopardi è l’interrogazione della natura, della civiltà,
filosofica è della condizione dell’uomo in relazione a entrambe; ciò significa che i
una ricerca
di senso componimenti di Leopardi propongono sempre una esplicita visione del
mondo, e lo fanno ‘ponendo domande’ al mondo, indagandolo e cercando
nel mondo stesso le ragioni del suo essere.
Tensione È così per il “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”, e per “La
conoscitiva ginestra” . Ma anche poesie più brevi, come gran parte degli idilli e dei canti
pisano-recanatesi, sono percorse da una chiara tensione conoscitiva.
Leopardi compone tra scrittura in versi e pensieri filosofici; queste due
attività sono legate fra loro e indispensabili l’una all’altra.
È lo stesso Leopardi ad affermare che il grande filosofo e il grande poeta
sono entrambi capaci di «scoprire i rapporti delle cose, anche menomi, e più
lontani, anche delle cose che paiono le meno analoghe» (Zibaldone): a
questi «rapporti delle cose», a questi legami che collegano fra loro le cose,
quindi, danno voce sia la poesia che la filosofia, ognuna con le proprie
specificità formali ed espressive
IL PENSIERO LEOPARDIANO
Pur nelle diverse fasi dell’evoluzione dei diversi tipi di pessimismo,
la poesia leopardiana mantiene sempre un suo riconoscimento ragionativo.
Pessimismo Gli uomini furono felici soltanto nell'età primitiva, quando vivevano a stretto
storico
contatto con la natura, ma poi essi vollero uscire da questa beata
ignoranza e innocenza istintiva e, servendosi della ragione, si misero alla
ricerca del vero. Le scoperte della ragione furono catastrofiche: essa,
infatti, scoprì la vanità delle illusioni, che la natura, come una madre
benigna, aveva ispirato agli uomini; scoprì le leggi meccaniche che
regolano la vita dell'universo; scoprì il male, il dolore, l'infelicità, l'angoscia
esistenziale.
La storia degli uomini quindi, dice il Leopardi, non è progresso, ma
decadenza da uno stato di inconscia felicità naturale, ad uno stato di
consapevole dolore, scoperto dalla ragione.
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