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4 CONCEZIONE AGONISTICA DELL’ESISTENZA
l'uomo dal mondo materiale (finito e limitato) ad una realtà puramente
immaginata e quindi "infinita". Siccome il desiderio di piacere è anch'esso
infinito e illimitato nel tempo e nello spazio esso può essere soddisfatto
solo da una gioia che abbia queste caratteristiche. L'idea dell'arte come
redenzione dall'assurdità della vita è un tema filosofico molto presente
nel loro pensiero.
Per Leopardi l'immersione in una gioia indefinita causa un senso di
smarrimento che placa ed annulla la volontà della persona, in definitiva è
lo stesso concetto espresso da Schopenhauer con l’annullamento del
volere.
L’infinito La lirica che maggiormente esprime questa visione è sicuramente
“l'Infinito”, che non può essere adeguatamente compresa senza tener
presente il riferimento filosofico alla teoria del piacere e al pensiero di
Schopenhauer.
L'infinito
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; onde per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
“Infinito Leopardi” è un progetto promosso
E viva, e il suon di lei. Così tra questa dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del
bicentenario de L’Infinito di Giacomo
Immensità s'annega il pensier mio: Leopardi, istituito dal Ministero per i Beni e le
Attività Culturali (MIBAC), con la
partecipazione di Regione Marche, Comune di
E il naufragar m'è dolce in questo mare. Recanati, Centro Nazionale Studi Leopardiani,
Casa Leopardi, Centro Mondiale della Poesia e
della Cultura, e Sistema Museo.
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