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Antonina, la prima a nascere dal terzo matrimonio, era segre-
          taria della ditta e la principessina di casa. Ando’ a scuola sino
          alla  quarta  elementare,  imparo’  cucito,  taglio  e  ricamo  con
          una  maestra.

          Al lavoro dei campi non ci ando’, perche' le flglie  che si pre-
          paravano  al  matrimonio  dovevano  imparare  le  faccende  di
          casa e star lontane cosi’ dagli occhi rapaci dei giovani,  asse-
          tati di bellezze  femminili.  Se  doveva uscire, come una per-

          sona  di  famiglia  reale,  aveva  la  guardia  del  corpo,  e  noi
          fratelli ci tenevamo a custodirla bene. Essa era felice di essere
          protetta con gelosia. E fu cosi’ che la nostra Ninetta, nella fre-
          schissima eta’ di venti anni, ando’ sposa ad un bravo giovane,
          come l’aveva fatta mamma, e come Dio vuole. Si fece grande
          festa quel giorno in casa Mileti

          Mio fratello Basilio nacque nel 1920. Quando penso a lui mi
          si stringe il cuore! Era nato nell'anno giusto per essere buttato,

          con  una  divisa  militare  di  mezza  stagione,  sul  fronte  alpino
          francese nella primavera del 1940, a tremila metri di quota,
          dove la neve non si scioglie mai. Che spettacolo per coloro
          che  erano  sul  posto,  vedere  centinaia  e  centinaia  di  giovani
          figli di mamma, scendere dalle alpi con le mani o con i piedi
          congelati. Basilio ebbe tutti e due i piedi congelati. Per for-
          tuna non fecero cancrena, ma resto’ minorato per tutta la vita.

          Tornato  a casa, per dargli an boccone di pane ed una certa
          sistemazione,  lo  arruolarono  come  carabiniere  ausiliare,  si
          sposo’, ma visse ancora pochi anni.
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