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quando marciava con la sua divisa fascista, faceva battere il
cuore a tutte le ragazze del paese. E lui lo sapeva! E come!

“Arriva il Maestro” grida il capo squadra “In fila!!”

“Buon giorno, Signor Maestro…”.
“Buon giorno ragazzi! Quanti ce ne mancano oggi? Qualche
divisa nuova? Nessuna! ... Se il nostro Duce venisse qui’ si

metterebbe le mani nei capelli…”.

“Non ha capelli, Signor Maestro, Ii ha persi tutti. Ho visto il
ritratto”.

“Antonino ... piu' rispetto per il nostro Duce..”.

“Si Signor Maestro..”.
“Ragazzi allineatevi bene prendete le distanze ... attenti! Ris-

poso! Dritti come piccoli Soldati! Attenti! Avanti marcch!
Uno due, uno due, una due, cadenza!”

“Signor Maestro, Nicolino mi da’ calci…”.

“Silenzio, e’ tempo di marcia, non si parla. Uno due, uno due,
passo!”.

“Signor Maestro, Nicolino non la smette…”.

“Squadra alt! Balilla Nicola, esci fuori di linea; sull'attenti
qui'. Perche' dai calci a Bartolo?”.

“Signor Maestro, Bartolo non sa marciare, cammina come un
asino”.