Page 92 - Per-colpa-di-quella-divisa-bianca-da-marinaio_Neat
P. 92

e grida. Avemmo diversi feriti e tre o quattro morti. Ma per
          qual motivo? Non lo capimmo mai .... !

          Non  si  aveva  il  cavallo  per  trasportare  i  morti  all'ultimo  ri-
          poso,  ma  demmo  pieni  onori  militari.Li  avvolgemmo  in
          lenzuoli, li deponemmo nelle bare preparate da noi e prima di
          deporli sulla  carretta funebre, allineammo le bare nel cortile
          sotto .la bandiera e ci schierammo attorno. Prese la parola if
          nostro Generale, circondato dallo Stato Maggiore: “Cari com-

          pagni di armi, ultime vittime della crudelta’ dei nostri carne-
          fici,  vi  salutiamo  in  nome  di  tutti  i  soldati  d'Italia,  in  nome
          delle vostre famiglie, in nome della pace di tutti i popoli. Che
          il vostro sacrificio davanti a Dio non sia inutile. Portate con
          voi  una  parte  del  nostro  cuore.  Riposate  in  pace!”.
          “Attenti..!”. Grido’ uno degli ufficiali.

          “Fum....”.  I  sei  moschetti,  che  avevamo  trovati  nel  campo,
          riempirono if cielo di dolore "Pieta’ Signore di noi dolente,

          Signor pietal! Non ci punisca il tuo rigor*
          Ascoltammo in silenzio Gigli, che gridava a] cielo, lo strazio

          di tutti. Poi sfilarnmo verso i campi aperti per mettere gli ul-
          timi morti vicino a tanti altri morti!

          Campo.riempirono  il  cielo  di  dolore:  “Pieta’  Signore  di  noi
          dolenti, Signore pieta’! Non ci punisca il tuo rigore”.

          Ascoltammo in silenzio Beniamino Gigli, che gridava al cielo,
          lo strazio di tutti. Poi sfilammo verso i campi aperti per met-
          tere gli ultimi morti vicino a tanti altri morti!
   87   88   89   90   91   92   93   94   95   96   97